Identità e modernità. Rassegna di studi comparativi e interculturali
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CONTENTS / SOMMARIO
Ascoli Luca
Alocco Luciana
La 'magia’ tra letteratura e lessicografia
Marcheselli Loukas Lucia
L’endecasillabo dall’Italia alla Grecia
Košuta Miran
‘Per aspera ad astra’. Appunti di bilancio sul dialogo traduttivo tra lettere italiane e slovene
Quazzolo Paolo
‘Nathan il saggio fra tolleranza e interculturalità
Ferracuti Gianni
‘Conditio humana’: gli individui, le storie, gli dèi in María Zambrano
Liliàn Prenz Betina
Identità e differenza: la questione dell’altro
Ascoli Luca
Prenz Ana Cecilia
Izur’ y ‘El mono que asesinó’. Algunos elementos fantásticos en Lugones y Quiroga
Faraone Mario
Maahsen-Milan Andreina
Tradizione e modernità in Turchia. La costruzione di un’identità nazionale (1923-1938)
Details
’Identità’ e ‘modernità’ sono a volte considerati termini
antitetici: la modernità è presentata infatti come la
negazione dell’attaccamento alle radici e alle tradizioni
culturali che sono un elemento chiave nella costruzione
della propria identità. Questa interpretazione,
implicando l’idea che la modernità si identifichi
con un astratto razionalismo e prescinda dalla
configurazione storica di ogni tradizione culturale,
appare datata: in primo luogo perché non esiste alcuna
tradizione che, per quanto compatta e unitaria in
apparenza, non abbia al suo interno una pluralità,
spesso marcata, di posizioni; in secondo luogo, perché
la presenza contemporanea di tradizioni culturali
diverse in uno stesso ambito geografico e politico è
un fatto strutturale della nostra epoca (e forse lo è
sempre stato); in terzo luogo perché ogni identità è
sempre consistita in un percorso storico costruito
inglobando differenze e non è mai stata l’applicazione
passiva di un modello culturale elaborato “in illo
tempore”.
Questo elemento di complessità presente in ogni
cultura comporta una revisione delle nozioni di tradizione
e di modernità: la tradizione perde il carattere
marcatamente conservatore che le veniva attribuito
nell’Ottocento, e la modernità, a sua volta, si pone
come un quadro di garanzia (all’interno di diritti e
doveri condivisi) delle libere scelte personali in materia
di religione, credo filosofico, visione politica,
patrimonio linguistico, usi e costumi.
Sostanzialmente è venuto meno sia il modello che
vedeva le tradizioni culturali come entità separate in
compartimenti stagni, sia il modello opposto del
‘meelting pot’, che diluiva l’identità in una cultura
capace di mescolare i più svariati elementi senza
alcuna configurazione stabile. Nella realtà sociale, la
pluralità genera dialoghi e confronti, e questi, a loro
volta, consentono a ciascuno di arricchire il proprio
patrimonio culturale senza perdere la propria fisionomia
o la continuità storica con le proprie radici.
Nella loro varietà, i saggi qui pubblicati sono un
esempio (una prima serie) di come le contaminazioni letterarie e le situazioni interculturali trovino nel
problema dell’alterità occasioni di crescita e di irrobustimento
di ciascuna tradizione.
Luciana Alocco, Insegna Letteratura e Lingua Francese presso
l’Università di Trieste. Fra le sue pubblicazioni
annovera monografie e articoli sull’Encyclopédie,
sul “francese non convenzionale” in Jules Vallès – oggetti privilegiati di studio –, sul linguaggio della
rivolta nei poeti francesi dell’Ottocento, sulla
simbologia dei colori in Baudelaire e in Rimbaud;
le ricerche sull’indicibile e sul linguaggio delle
passioni si sono concretizzate nel recente saggio
Ricerche sul corpo e sul cuore (Aracne, Roma 2006).
Gianni Ferracuti, Insegna Letteratura Spagnola presso l’Università di Trieste. Le sue ricerche sono dedicate prevalentemente alla letteratura spagnola del secolo d’oro (rinascimento e barocco) e del Novecento. Ha pubblicato studi su Ortega y Gasset, la Celestina , il Don Chisciotte. Attualmente lavora ad un manuale di Letteratura spagnola nel suo contesto interculturale, di cui è uscito il primo volume (Murena, Cortona 2005) ed è in pubblicazione il secondo.