Tutela della salute e contrasto alla violenza nei confronti delle donne: problemi aperti e strategie di intervento

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Il volume raccoglie approfondimenti in tema di contrasto alla violenza nei confronti delle donne - su argomenti al centro dei lavori della Commissione Parlamentare d’inchiesta contro il femminicidio - e in tema di tutela della salute, con il caso paradigmatico dell’amianto. I saggi costituiscono una rielaborazione delle tesi di Martina Pellegrini, Marianna Santonocito (a cui, in questo volume, si affianca Mariachiara Feresin) e Agata Lugli, vincitrici dei premi di laurea istituiti dal Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Trieste nel 2019. Gli studi sono arricchiti dalle riflessioni introduttive di Natalina Folla, Patrizia Romito e Roberta Nunin. Anche se da diverse prospettive, quella giuridica e quella psicosociale, e in relazione a temi diversi, la violenza di genere e la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, le Autrici si muovono lungo un filo conduttore comune, ossia l’indagine sull’effettività dei modelli regolativi e l’individuazione delle criticità e delle possibili soluzioni. Il volume affronta tematiche di grande attualità, al centro del mandato dei Comitati Unici di Garanzia, come sottolineato anche nel contributo di Alessandra Ferluga e Carla Savastano. Come è noto, il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG) è un organo di garanzia che ha il mandato di assicurare, nell’ambito del lavoro pubblico, parità e pari opportunità di genere, rafforzando la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e garantendo l’assenza di qualunque forma di violenza morale o psicologica e di discriminazione, diretta e indiretta, relativa al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine etnica, alla disabilità, alla religione e alla lingua. Il CUG dell’Università di Trieste (https://web.units.it/page/cug/it/cug-comitato-unico-di-garanzia/1) promuove la cultura delle pari opportunità, del contrasto alla violenza di genere, del benessere organizzativo con premi di laurea, contributi alla formazione per studenti e personale tecnico-amministrativo, conferenze, dibattiti e pubblicazioni. Tra queste ultime si segnalano i seguenti volumi: Patrizia Romito (a cura di) Molestie sessuali: che fare? Una ricerca promossa dal CUG dell’Università di Trieste, EUT Trieste, 2019; Carlotta Cedolin, Lara Loschiavo, La conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, EUT Trieste, 2018.

Saveria Capellari è professoressa associata di Politica economica presso il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche dell’Università degli Studi di Trieste, dove insegna Microeconomia. Nel suo percorso di ricerca si è occupata di mercato del lavoro, discriminazione, economia della famiglia, innovazione. È Presidente del Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Trieste dal 2018.

Maria Dolores Ferrara è professoressa associata e insegna Diritto del lavoro nell’Università degli Studi di Trieste. È autrice di numerose pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro e sindacale con particolare riferimento alle tipologie flessibili di lavoro, alle discriminazioni, al lavoro dei migranti, alla disabilità. È componente del Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Trieste.

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Recent Submissions

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  • Publication
    Il sostegno all’attività di studio e di ricerca da parte del CUG dell’Università di Trieste
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2022)
    Ferluga, Alessandra
    ;
    Savastano, Carla
      83  204
  • Publication
    I lavoratori esposti all’amianto: tutela legislativa e profili previdenziali
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2022)
    Lugli, Agata
    Il saggio proposto ha lo scopo di esaminare un tema oggetto di annose controversie, ma che ancora oggi riveste carattere di estrema attualità: quello dell’esposizione all’amianto. La lunga latenza tra l’inalazione delle fibre di amianto e la comparsa delle patologie asbesto-correlate pone all’ordine del giorno il problema dei decessi e della manifestazione delle malattie stesse, soprattutto nelle zone in cui questo materiale fu abbondantemente impiegato. Attraverso l’esame degli interventi legislativi in tema amianto è possibile evincere significative informazioni sul livello di diffusione delle conoscenze scientifiche in merito alla pericolosità di tale minerale, ai contrasti che hanno portato a modificare il quadro normativo ed agli inammissibili ritardi con in quali tali modifiche sono state apportate. In aggiunta è necessario osservare che il Legislatore, parallelamente al sistema di tutela preventiva, ha dovuto costruire un sistema di tutela previdenziale, avente quale scopo quello di fornire un sostegno immediato a quei lavoratori che hanno subito le conseguenze dell’esposizione all’amianto, creando un sistema, seppur complesso, che fornisca a questi una tutela successiva, nel caso in cui quella preventiva, da sola, non sia sufficiente.
      251  930
  • Publication
    Una strage silenziosa
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2022)
    NUNIN, ROBERTA
      69  88
  • Publication
    La consulenza tecnica nei casi di affidamento dei figli e delle figlie in contesto di violenza domestica e post-separazione
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2022)
    Feresin, Mariachiara
    ;
    Santonocito, Marianna
    L’affidamento dei figli e delle figlie in situazioni di violenza domestica rappresenta un compito complesso per i professionisti che devono effettuare delle valutazioni e prendere delle decisioni in merito. Studi internazionali sulle pratiche e le credenze degli esperti implicati nelle valutazioni genitoriali hanno rilevato come spesso i professionisti non riconoscano la violenza domestica e le sue implicazioni sulla genitorialità, arrivando a produrre rapporti e raccomandazioni che non considerano o che negano la violenza. In Italia, la legge 8 febbraio 2006, n. 54, Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli e il decreto legislativo 28 dicembre 2013, n. 154, Revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione, hanno stabilito che l’affidamento congiunto e la bigenitorialità sono fondamentali per garantire il miglior interesse del bambino. I giudici hanno il gravoso compito di determinare l’affidamento dei figli e spesso nominano un consulente tecnico (CTU) per effettuare una valutazione sulle competenze genitoriali, in modo da prendere la decisione migliore, nell’interesse del bambino. ll consulente tecnico, psicologo o psichiatra, ha così l’onere di approfondire tematiche legate alla qualità dei legami familiari tra il minore e gli adulti di riferimento, alle caratteristiche personologiche dei genitori, alla loro capacità genitoriale, alle migliori condizioni di affidamento per garantire i diritti e la tutela del minore. Sulla valutazione che questi esperti fanno della coppia genitoriale si baserà poi la decisione del giudice. Scopo di questo studio qualitativo è indagare le conoscenze, le opinioni e il modus operandi dei CTU nei casi di affidamento dei figli in situazioni di violenza domestica (VD) andando ad analizzare in particolare le situazioni di violenza post-separazione. Data la scarsità di studi italiani in merito, è stata scelta la metodologia qualitativa e lo strumento delle interviste semi-strutturate. Sono stati condotti colloqui con 15 CTU che esercitavano nel nord Italia. I risultati emersi sono sconfortanti. La formazione dei CTU è spesso molto generica e frammentata e mancano di una formazione specifica riguardo al fenomeno della violenza contro donne e minori. La maggior parte dei CTU intervistati sostiene la centralità del principio della bigenitorialità nelle valutazioni dei casi di affidamento anche in presenza di violenza. Sulla base di questo principio e mediante ulteriori strumenti di contorno come il “criterio dell’accesso”, la violenza non viene riconosciuta o non viene ritenuta “pertinente” al fine della valutazione su genitorialità e affidamento. Molti dei CTU intervistati presentano ancora forti pregiudizi contro le donne, che subiscono così vittimizzazione secondaria. Infine, l’adesione a teorie pseudoscientifiche come l’alienazione parentale è dominante. Nonostante negli ultimi anni sia cresciuta la consapevolezza sulla violenza contro le donne, sia emerso in modo allarmante il fenomeno del femminicidio, e siano state create buone leggi a tutela delle vittime di violenza, sembra che la loro operativizzazione sia ancora lontana e che le donne, con i loro bambini, paghino, in fase di separazione e affidamento, un prezzo ancora troppo alto.
      201  370