Il mestiere dell'etimologo
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Questa “lezione” si propone di mostrare in breve sintesi il laboratorio
dell’etimologo illustrandone gli strumenti più importanti, prendendo
cioè in considerazione la fonetica e la semantica, e sviluppando la storia
della parola, fasi principali dell’analisi di ogni singola forma.
Le voci prese qui in considerazione sono cascina ‘cerchio di legno entro
cui si preme il latte rappreso per fare il cacio’ e cascina ‘casa colonica’ (1),
chiappa ‘natica’ (2), carabina ‘fucile di precisione’ (3), codrione ‘estremità
della schiena, ultime vertebre degli uccelli’ (4), carcame ‘carcassa’ (5),
e l’italiano meridionale caruso ‘bambino’ (6). Seguono, in conclusione,
alcune considerazioni di carattere fonetico, morfologico e semantico,
che illustrano le difficoltà di chi si cimenta con l’etimologia, e, insieme,
la necessità di disporre di materiali enormi di raffronto e di una lunga
esperienza, che si appoggino sul lavoro di illustri predecessori.
Max Pfister, è nato il 1932 a Zurigo, ove ha studiato, perfezionandosi poi a Pisa, Parigi e Salamanca. È stato ordinario di Filologia romanza a Marburgo e, dal 1974, presso l’Università di Saarbrücken. Ha fondato e pubblica dal 1979 il Lessico Etimologico Italiano (LEI), uno dei monumenti dell’ultimo secolo in campo romanzo. Si è occupato di lessicologia galloromanza ed italiana, di occitanico, di storia delle lingue francese e italiana, oltre che di interferenze tra le lingue germaniche e romanze. Editore della “Zeitschrifl für romanische Philologie” (1989-2000), presidente e presidente onorario della Società di filologia e linguistica romanza, socio corrispondente dell’Accademia di Magonza, di Lucca, della Crusca (Firenze), dell’Istituto Lombardo (Milano), dell’Institut de France (Académie des Inscriptions et des Belles Lettres, Parigi), e dell’Accademia dei Lincei (Roma). Ha ricevuto le lauree honoris causa dalle Università di Bari, Lecce, Torino, Roma (“La Sapienza”) e Palermo.
Max Pfister, è nato il 1932 a Zurigo, ove ha studiato, perfezionandosi poi a Pisa, Parigi e Salamanca. È stato ordinario di Filologia romanza a Marburgo e, dal 1974, presso l’Università di Saarbrücken. Ha fondato e pubblica dal 1979 il Lessico Etimologico Italiano (LEI), uno dei monumenti dell’ultimo secolo in campo romanzo. Si è occupato di lessicologia galloromanza ed italiana, di occitanico, di storia delle lingue francese e italiana, oltre che di interferenze tra le lingue germaniche e romanze. Editore della “Zeitschrifl für romanische Philologie” (1989-2000), presidente e presidente onorario della Società di filologia e linguistica romanza, socio corrispondente dell’Accademia di Magonza, di Lucca, della Crusca (Firenze), dell’Istituto Lombardo (Milano), dell’Institut de France (Académie des Inscriptions et des Belles Lettres, Parigi), e dell’Accademia dei Lincei (Roma). Ha ricevuto le lauree honoris causa dalle Università di Bari, Lecce, Torino, Roma (“La Sapienza”) e Palermo.