Farmaci nelle acque e microorganismi antibiotico resistenti. L’eco-farmacovigilanza
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L’Università di Trieste ha promosso un incontro con la cittadinanza per approfondire l’impatto sanitario della diffusione di batteri antibiotico-resistenti e per sottolineare l’importanza di una sempre più attenta vigilanza ambientale, anche attraverso il controllo delle acque urbane dei depuratori.
La salute umana e la qualità dell’ambiente sono temi fortemente interconnessi tra loro e interessano direttamente tutta la collettività. Lo studio di queste connessioni richiede molti attori, con competenze diverse, in un approccio interdisciplinare che permetta di evidenziare effetti spesso sfuggenti che tuttavia impattano in modo rilevante sulla salute umana. Un tema che sta generando preoccupazione tra gli esperti ma che è poco noto alla popolazione è la presenza sempre crescente di farmaci nelle acque, che derivano sia dall’uso umano che dal comparto zootecnico. La presenza di antibiotici è particolarmente pericolosa in quanto contribuisce allo sviluppo di batteri antibiotico-resistenti che costituiscono una grave minaccia per la salute umana.
Per sensibilizzare la cittadinanza su queste tematiche il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Trieste ha organizzato un incontro pubblico interdisciplinare, coinvolgendo esperti dei dipartimenti di Scienze Mediche e di Scienze della Vita dell’Ateneo triestino, accanto a referenti della farmaco-vigilanza della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della gestione degli impianti di depurazione della società multiservizi AcegasApsAmga, in cui sono stati affrontati temi collegati all’ambiente, alla salute e a nuove tecnologie su cui portare attenzione.
La rilevanza delle patologie indotte da batteri antibiotico-resistenti è un tema sanitario di enorme portata ed è stato illustrato con evidenze tratte dalla pratica ospedaliera. Nel corso dell’incontro sono stati presentati i dati sull’entità e l’evoluzione del consumo di farmaci e in particolare di antibiotici, fornendo le basi per stimarne la significatività della presenza sul territorio. A seguito del consumo, i farmaci vengono infatti diffusi nell’ambiente: gli attuali approcci analitici consentono di rilevarne la presenza nelle acque di scarico, di falda, superficiali e negli ambienti marini. Una particolare attenzione viene rivolta agli antibiotici che sono identificati negli impianti di depurazione, in cui contribuiscono alla selezione di batteri antibiotico-resistenti (ABR). Le moderne tecnologie molecolari di sequenziamento genico e informatiche consentono di identificare batteri ABR, che possono anche scambiare con altre specie batteriche i geni dell’antibiotico-resistenza. Gli impianti di depurazione rappresentano quindi siti di controllo e gestione della presenza di sostanze e microorganismi di interesse emergente. Si è parlato anche delle nuove sfide per la tutela di salute e ambiente, alla luce della nuova direttiva europea sulle acque reflue del dicembre 2024. Dopo il dibattito conclusivo, moderato dalla giornalista Giulia Basso, gli esperti sono rimasti a disposizione dei partecipanti per un confronto sui temi trattati.
L’incontro è stato organizzato nell’ambito del progetto "Chimica, Ambiente, Salute, Innovazione (CASI)", con il contributo del Bando “Impegno Pubblico e Sociale -Terza Missione 2025” dell’Università degli Studi di Trieste.Programma
17:30 Welcome coffee17:40 Introduzione – Giulia Basso, giornalista scientifica
17:45 Principi attivi farmaceutici nelle acque
Pierluigi Barbieri, chimico ambientale, Dipartimento Scienze Chimiche e Farmaceutiche, Università di Trieste
17:55 Il tema sanitario delle antimicrobico-resistenze
Stefano Di Bella, infettivologo, Dipartimento Universitario Clinico di Scienze mediche, chirurgiche e della salute, Università degli Studi di Trieste e ASUGI
18:05I consumi di farmaci sul territorio, con riferimento agli antibiotici
Paola Rossi, responsabile Servizio di Farmacovigilanza, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
18:15 L’identificazione dei geni dell’antibiotico-resistenza nei batteri ambientali
Alberto Pallavicini, genetista, Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste
18:25 Gli impianti di depurazione per gestione delle acque reflue come presidi di controllo ambientale e gli effetti della Direttiva EU 2024/3019
Paolo Jerkic, responsabile Impianti AcegasApsAmga Spa
18:35 Dibattito conclusivo e domande/risposte
19:15 Aperitivo