Fare Spazio. Migranti, esuli e rifugiati di ieri e di oggi.

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Fare Spazio. Migranti, esuli e rifugiati di ieri e di oggi è un progetto sulle migrazioni nell'età contemporanea, promosso dall’Università degli Studi di Trieste e realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione CRTrieste.

L’obiettivo è quello di esaminare criticamente i fenomeni migratori, collocandoli nei loro rispettivi contesti, analizzandone le tipologie e scandagliandone motivazioni e conseguenze attraverso una duplice prospettiva: storica e filosofica. La prospettiva storica sarà approfondita attraverso il ciclo di lezioni universitarie aperte al pubblico Storia in città, una delle più consolidate iniziative di divulgazione scientifica dell’Ateneo in campo umanistico che da anni ospita i maggiori studiosi di storia contemporanea. I nodi affrontati riguarderanno le dinamiche migratorie nel loro complesso e alcuni casi particolari, come lo scambio di popolazioni greco-turco (che consente un focus sulla formazione e i caratteri peculiari della Turchia moderna); le deportazioni naziste e quelle staliniane; l'espulsione dei tedeschi dal centro Europa; le crisi demografiche, gli spostamenti e ripopolamenti nell'Adriatico orientale; l'esodo dei giuliano/dalmati; le pulizie etniche e gli esodi durante le guerre jugoslave; le fughe di massa dalle crisi del nuovo secolo in Medio Oriente. 
Sono previste anche alcune visite guidate gratuite a Trieste alla Risiera di San Sabba; al Civico Museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata; in piazza Oberdan e al Silos; al Magazzino 18 del Porto Vecchio e al Centro Raccolta Profughi CRP di Padriciano. 

Nella sua prospettiva filosofica, coordinata dalla prof.ssa Alessandra Cislaghi dell'Università di Trieste, il progetto Fare Spazio s’inserisce nello spazio pubblico, come occasione per pensare l’aggiunta culturale dei nuovi migranti. Una serie di Incontri duali metterà a confronto ricercatori ed esponenti culturali di matrice "occidentale" (filosofi, teologi, giornalisti, rappresentanti di istituzioni internazionali) con studiosi ed esperti provenienti da altre tradizioni, aperti alla creazione di una cultura inedita. Saranno anche proposte riflessioni inter-religiose ed esperienze artistiche (musicali, teatrali, performances), realizzate con il coinvolgimento di importanti enti di ricerca e di associazioni impegnati in prima linea. Gli incontri - che si svolgeranno tra dicembre 2016 e marzo 2017 - avranno sedi diverse e inconsuete (un castello, un’abbazia, un carcere…) nella città di Trieste e nel territorio regionale.

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