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From Rentier to Developmental Neo-Patrimonialism In Angola
Il Neo-Patrimonialismo in Angola. Dallo stato ‘rentier’ a quello sviluppista
Battera, Federico
2018
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e-ISSN
2611-2914
Abstract
Since the beginning of the 2000s, a literature suggesting that development is an achievable goal for African
states has emerged. Arguments like those that consider ‘neo-patrimonialism’ as an insurmountable obstacle
to development have been cast-off in case states embark to re-invest rents in a long-term strategy (Khan
and Sundaram 2000; Mkandawire 2001). This paper focuses on Angola, and it tries to determine whether
oil rents have been so far employed according to a developmental strategy or for short-term consumption. It
further argues that short-term consumption was initially encouraged and tolerated as part of an effort after
the end of the civil war (2002) to foster elite cohesion, and it was later on demoted when the government
adopted a comprehensive long-term development strategic vision, in 2007. However, the financial crisis of
2007-08 and the recent drop of oil prices have badly impacted on this strategy. As a result, the government
is growingly turning to Chinese aid trying to keep the mismanagement of strategic resources under control.
Dagli inizi degli anni 2000, è emersa una letteratura che guarda con più favore la possibilità di politiche
di sviluppo da parte degli stati africani. Ipotesi come quella che guardava al ‘neo-patrimonialismo’
come un ostacolo insormontabile per lo sviluppo sono state ridimensionate in quei casi in cui gli Stati
abbiano dimostrato capacità di reinvestire le rendite secondo strategie di lungo periodo (Khan and
Sundaram 2000; Mkandawire 2001). Questo contributo si concentra sul caso angolano cercando di determinare
se le rendite petrolifere siano state impiegate prevalentemente secondo strategie di sviluppo
o per alimentare consumi di breve periodo. L’ipotesi è che i consumi di breve periodo siano stati effettivamente
incoraggiati e tollerati dopo la fine della Guerra civile (2002), principalmente con lo scopo
di rendere l’élite più coesa, ma che siano poi stati accompagnati dall’adozione di strategie di lungo
periodo, a partire dal 2007. Tuttavia, la crisi finanziaria del 2007-08 e il calo dei prezzi petroliferi hanno
avuto un impatto su queste strategie. Di conseguenza, il governo angolano si è visto costretto a ricorrere
all’aiuto cinese e a mettere sotto più stretto controllo la cattiva gestione delle risorse strategiche.
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Federico Battera, "From Rentier to Developmental Neo-Patrimonialism In Angola / Il Neo-Patrimonialismo in Angola. Dallo stato ‘rentier’ a quello sviluppista", in: "Poliarchie / Polyarchies 1/2018", Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2018, pp. 7-42
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