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Immagine corporea e attenzione spaziale indagata mediante l'uso di uno strumento
Mian, Emanuel
2011-04-29
Abstract
L’immagine corporea è un costrutto multidimensionale che include aspetti
percettivi, cognitivi, emotivi e comportamentali verso il proprio corpo.
Una immagine corporea negativa risulta fattore prodromico all’instaurarsi di un
Disturbo del Comportamento Alimentare inoltre, il “desiderio di magrezza” appare
tanto presente nelle donne occidentali sane, che uno strumento di assessment
dell’immagine corporea potrebbe essere di beneficio anche per coloro che non
soffrono di tali psicopatologie.
L’ oggetto di questa tesi è di presentare alcuni studi condotti utilizzando uno
strumento digitale sviluppato presso l’ Università di Trieste chiamato “Body Image
Revealer-BIR”.
Tale strumento permette di simulare il sovrappeso e sottopeso partendo da una
immagine frontale o di profilo del soggetto per mezzo di una sofisticata tecnica di
morphing e warping.
Grazie alla particolare curva di distorsione standard, ottenuta mediante il
campionamento di 40 soggetti (maschi e femmine caucasici) la simulazione
aderisce realisticamente al naturale pattern di dimagrimento e/o aumento di peso,
tipici, ad esempio, dell’ obesità ginoide e androide.
Questo permette al BIR, risultati maggiormente realistici riguardo a come un corpo
umano diminuisce o aumenta di peso rispetto ai precedenti strumenti presenti in
letteratura.
Ai soggetti, in 18 trials suddivisi in 4 compiti viene richiesto di correggere per
mezzo della pressione di due tasti (uno per aumentare ed uno per diminuire) la
propria immagine preventivamente distorta con il BIR, in modo da rispondere alle
domande poste all’estrema sinistra del video: (a) come pensi di apparire realmente
(compito cognitivo); (b) come senti di apparire realmente (compito affettivo); (c)
come vorresti apparire (compito ottativo); (d) come pensi che gli altri ti vedano
(compito metacognitivo).
Nei diversi studi, oggetto della presente tesi, vengono raccolte ricerche ottenute con
campioni di soggetti sani di sesso maschile e femminile normopeso, sovrappeso e
sottopeso (n=540) cui è stato somministrato il BIR dove l’ipotesi sperimentale era
che i soggetti potessero eseguire in modo differente i quattro compiti sopra descritti.
In particolare l’obiettivo era di discriminare gli aspetti più percettivi dell’immagine corporea con la prima domanda, gli aspetti affettivi con la seconda consegna, analizzare la componente metacognitiva nella terza domanda e misurare l'immagine del “sé ideale” e quindi inferire il grado di soddisfazione verso il proprio corpo, con la quarta domanda.
Oltre a confermare tale ipotesi, ulteriori indagini hanno evidenziato che età, sesso e
Indice di Massa Corporea (il rapporto fra peso ed altezza) sembrano in grado di
influenzare la risposta dei soggetti cui il BIR è stato somministrato.
Ad un più limitato campione, inoltre, durante il test per mezzo dello strumento
digitale, è stato affiancato un oculumetro (infrared corneal reflection oculometer -
Dr Bouis Instruments, Germany) per investigare dove l’attenzione visiva fosse
orientata. Sono stati registrati e analizzati i movimenti oculari, la durata delle fissazioni e la proporzione del tempo di fissazione sulle diverse parti del corpo.
L’effetto principale è risultato significativo per luogo di fissazione e tempo della stessa sull’area maggiormente interessata che è risultata essere le gambe nei soggetti femminili.
In un ulteriore studio presentato in questo lavoro, soggetti sani oggetto degli studi
precedenti, sono stati poi comparati, sempre mediante il BIR con pazienti (n=67) di
alcune cliniche in Italia ed in
Belgio unitamente a questionari validati
clinicamente. E’ stata inoltre pianificata una fase di retest il giorno successivo alle
medesime condizioni.
I risultati hanno dimostrato che lo strumento, oltre a correlare positivamente con tutte le scale dei questionari inerenti il disturbo dell’immagine corporea nei pazienti con un Disturbo del Comportamento Alimentare, ha dato buona stabilità al retest.
Le conclusioni indicano che l’uso clinico di uno strumento quale il BIR, potrebbe
facilitare il lavoro di supporto psicologico nella riabilitazione nutrizionale e
dell’immagine corporea in soggetti affetti da una psicopatologia del comportamento
alimentare ma potrebbe anche essere utile al fine di operare valutazioni in soggetti
sani e comprendere le differenze fra la percezione e desiderabilità corporea negli
individui di sesso maschile e femminile e nelle diverse fasce d’età.
Subjects
Insegnamento
Publisher
Università degli studi di Trieste
Languages
it
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