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La classificazione delle costituzioni nella Politica di Aristotele: modelli e problemi
Gastaldi, Silvia
2024
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e-ISBN
978-88-5511-515-5
Abstract
Questo saggio esamina i vari modi in cui Aristotele classifica i politeiai, o regimi politici, nella Politica. Il punto di partenza è il capitolo 7 del libro 3, dove i criteri di classificazione sono il numero di coloro che esercitano il potere e lo scopo del potere stesso. Dal libro 4 in poi, tuttavia, Aristotele non utilizza più questo approccio. Invece, mostra che l’istituzione di una costituzione è il risultato della competizione tra gruppi sociali, principalmente tra ricchi e poveri. Questo nuovo approccio metodologico fornisce una spiegazione per l’importante ruolo attribuito nella Politica alla democrazia e all’oligarchia. Inoltre Aristotele individua regimi politici misti in grado di garantire una condizione equilibrata e stabile alla città. Negli ultimi due libri Aristotele delinea la città retta dalla migliore costituzione, nella quale il governo è esercitato da un gruppo selezionato di cittadini dotati di un'istruzione perfetta e quindi del tutto virtuosi.
This essay examines the various ways in which Aristotle classifies politeiai, or political regimes, in the Politics. The starting point is Chapter 7 of Book 3, where the criteria for classification are the number of those exercising power and the purpose of power itself. From Book 4 onwards, however, Aristotle no longer uses this approach. Instead, he shows that the establishment of a constitution is the result of competition between social groups, primarily between the wealthy and the poor. This new methodological approach provides an explanation for the important role given in the Politics to democracy and oligarchy. Furthermore, Aristotle identifies mixed political regimes that can ensure a balanced, stable condition for the city. In the last two books, Aristotle outlines the city ruled by the best constitution, in which government is exercised by a select group of citizens who are given a perfect education and are therefore completely virtuous.
Questo saggio esamina i vari modi in cui Aristotele classifica i politeiai, o regimi politici, nella Politica. Il punto di partenza è il capitolo 7 del libro 3, dove i criteri di classificazione sono il numero di coloro che esercitano il potere e lo scopo del potere stesso. Dal libro 4 in poi, tuttavia, Aristotele non utilizza più questo approccio. Invece, mostra che l’istituzione di una costituzione è il risultato della competizione tra gruppi sociali, principalmente tra ricchi e poveri. Questo nuovo approccio metodologico fornisce una spiegazione per l’importante ruolo attribuito nella Politica alla democrazia e all’oligarchia. Inoltre Aristotele individua regimi politici misti in grado di garantire una condizione equilibrata e stabile alla città. Negli ultimi due libri Aristotele delinea la città retta dalla migliore costituzione, nella quale il governo è esercitato da un gruppo selezionato di cittadini dotati di un'istruzione perfetta e quindi del tutto virtuosi.
Source
Silvia Gastaldi, "La classificazione delle costituzioni nella Politica di Aristotele: modelli e problemi" in: "Prospettive sulla Politica di Aristotele", Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2024, pp. 59-82
Languages
it
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