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La lex mercatoria maritima (il diritto marittimo vivente)
Campanale, Simonetta
2014-01-13
Abstract
Con la problematizzazione del sistema delle fonti, che la Scuola di Trieste, in particolar modo la Querci, ha saputo elegantemente ridefinire, si è compiuto un passo importante verso una concezione innovativa e più conforme dell’ordinamento giuridico marittimo a fini generali e quindi anche della sua civiltà giuridico marittima, così da far emergere quei caratteri di autonomia, di storicità, di originalità, di universalità e di internazionalismo connaturali a questo ordinamento. Solo rilevando l’imponenza con cui si è affermata la via marittima rispetto alle altre vie di trasporto, e lo sviluppo che questa ha determinato nel processo di liberalizzazione del commercio marittimo e internazionale, imprimendo alla maggior parte degli istituti basilari del diritto commerciale quel marchio di origine marittimistica, si comprende quanto sia deplorabile e imperdonabile l’arretratezza culturale che attanaglia il nostro Paese da oltre quarant’anni e che ha portato a relegare il diritto della navigazione nella soffitta degli studi giuridici. Un’arretratezza ancora più grave se si considera non solo la nostra tradizione di navigatori ma anche la posizione di centralità dell’Italia nel Mediterraneo, che probabilmente non è stata sufficientemente compresa e valorizzata dagli autori del decreto ministeriale che ha ostracizzato questa gloriosa, antica e moderna materia al rango di semplice diritto complementare nei piani universitari.
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Simonetta Campanale
Languages
it
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