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La sopravvivenza delle biblioteche nell’era digitale richiede una mutazione genetica?
Cocever, Cristina
Chiandoni, Marco
2015
Abstract
Restando nella metafora biologica che delinea il filo conduttore del Convegno, si
vuole dimostrare come l’ambiente in cui oggi le biblioteche si collocano e operano
non richieda ancora una mutazione genetica ai fini della loro sopravvivenza.
L’avvento del digitale ha cambiato e sta cambiando molto rapidamente i linguaggi
e le modalità con cui le biblioteche comunicano e interagiscono con l’ambiente
esterno. Ma il loro fenotipo non è cambiato, si è solo arricchito. Questa argomentazione
è supportata da un’esperienza concreta posta in essere presso la Biblioteca
Tecnico Scientifica dell’Università degli studi di Trieste. Si è voluto verificare
se e in quale misura l’incremento dei dati descrittivi nel catalogo ACNP delle collezioni
storico-cartacee esistenti, abbia prodotto un aumento delle richieste di
document delivery. L’operazione è iniziata alla fine del 2012 ed è ancora in fase
di sviluppo, ma il monitoraggio delle transazioni di fornitura dei documenti effettuate
con il servizio NILDE nel 2013 non lascia margine a dubbi: una biblioteca
accademica trova anche nelle proprie collezioni storiche e rare una ragion
d’essere in un ambiente sempre più digitale, quando valorizzandole ne dà visibilità
in Web e le rende disponibili con i servizi di interscambio dei documenti.
L’ambiente digitale non chiede dunque alle biblioteche una mutazione genetica,
ma quella continua capacità di adattamento ai cambiamenti che da sempre è la
garanzia di sopravvivenza delle specie in ogni ecosistema.
Referring to the biological metaphor that outlines the main theme of the
conference, this paper shows how the environment where today’s libraries
operate does not yet require a genetic mutation for their survival.
The advent of digital technology has been quickly changing the languages and
the modalities used by libraries to communicate and interact with the external
environment.
But their phenotype has not changed, it is only richer. This idea is supported
by a concrete experience developed at the Scientific Technical Library of the
University of Trieste.
The purpose was to verify whether and to what extent the increase of
descriptive data of paper historical collections in the ACNP catalogue has
increased the requests for document delivery.
The operation began in late 2012 and is still under development, but the
monitoring of transactions for the supply of documents through the NILDE
service in 2013 leaves no doubts: its historic and rare collections are among the
reasons why a library will still exist in an increasingly digital environment,
if their valorization makes them more easily retrieved through the web and
available through the ILL services.
Therefore, in the digital environment, libraries do not require a genetic
mutation but a constant ability to adapt to changes, which has always been a
guarantee of survival for the species in any ecosystem.
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Cristina Cocever, Marco Chiandoni, "La sopravvivenza delle biblioteche nell’era digitale richiede una mutazione genetica?", in: Orietta Bonora, Daniele Coltellacci, Laura Garbolino, Maria Chiara Piazza, Biagio Paradiso, Anna Perin, Emanuela Secinaro (a cura di), "Ecosistemi per la ricerca Atti Convegno ACNP/NILDE. Trieste, 22-23 maggio 2014", Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2015, pp. 145-155.
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