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Cultural diversity in complex societies and new integration strategies: the role of intercultural mediators in institutions
La diversità culturale nelle società complesse e le nuove strategie di integrazione: il ruolo dei mediatori interculturali nelle istituzioni
Urpis, Ornella
2018
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e-ISSN
2611-2914
Abstract
In a society characterized by the intermingling or many and a different cultures, two options are open to the
policy-makers: multiculturalism, for which every culture is, to say, like an island segregated from the others
cultures and commanding an exclusive identification on the part of its members; and interculturalism, which
allows for more flexible and dynamic relations between cultures, each of them been so thought as an integral
part of a wider and inclusive setting of common beliefs and values. In the framework of the intercultural politics
the problem arises of the ways in which an effective network of relationships between cultures may be built in
order to promote their integration, i.e. the problem of intercultural mediation. The essay deals with the role that
the key figure (that of the intercultural mediator) should play in this process. He should possess a high degree of
education and professionalism in order to operate according to effective universalistic standards and promote
the integration of immigrants. This implies that his recruitment must be completely independent of any origin
or ethno-cultural affiliation. To date, at the national level the figure of the mediator has not been regulated and
the whole sector is mostly managed by social cooperatives, cultural associations or immigrants’ associations
that offer their services to the institutions with positive effects, but also with inevitable negative implications.
In una società caratterizzata dalla molteplicità/compresenza di molte e diverse culture, al policy-maker si
aprono due opzioni: il multiculturalismo, per il quale ogni cultura è, per così dire, un’isola separata dalle
altre e alla quale va l’identificazione esclusiva dei suoi membri; e l’interculturalismo, che consente rapporti
più flessibili e dinamici tra le culture, ognuna delle quali è pensata come parte di un unico e più inclusivo
ambiente di credenze e di valori comuni. All’interno della politiche interculturali si pone il problema dei
modi in cui costruire una effettiva rete di rapporti fra le culture al fine di promuoverne l’integrazione, ossia
il problema della mediazione interculturale. Il saggio si occupa del ruolo che dovrebbe svolgere la figura
chiave in questo processo, quella del mediatore interculturale. Questo dovrebbe possedere un elevato
grado di istruzione e di professionalità al fine di poter operare secondo efficaci standard universalistici e
favorire l’integrazione degli immigrati. Ciò comporta che il suo reclutamento prescinda del tutto da ogni
provenienza o appartenenza etno-culturale. A tutt’oggi, a livello nazionale, la figura del mediatore non
è stata normata e l’intero settore è gestito per lo più da cooperative sociali, da associazioni culturali o di
immigrati che offrono i loro servizi alle istituzioni con effetti positivi, ma anche con inevitabili distorsioni.
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Ornella Urpis, "Cultural diversity in complex societies and new integration strategies: the role of intercultural mediators in institutions / La diversità culturale nelle società complesse e le nuove strategie di integrazione: il ruolo dei mediatori interculturali nelle istituzioni", in: "Poliarchie / Polyarchies 1/2018", Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2018, pp. 90-105
Languages
it
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