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Le lagune di Marano e di Grado: quadro sinottico e problematiche di applicazione della WFD 2000/60
Marano and Grado lagoon: synoptic framework and problems related to the implementation of WFD 2000/60
Mattassi, Giorgio
Rossin, Pietro
Giacomich, Paola
2007
Abstract
Le azioni di tutela da mettere in atto per gli
ambienti di transizione, non possono non tener
conto del quadro di riferimento della Direttiva
Comunitaria Quadro in materia di Acque (WFD
2000/60), ovvero del raggiungimento
dell’obiettivo di qualità “buono” entro il 2015.
Da ciò la necessità di sviluppare innanzitutto un
quadro conoscitivo appropriato per formulare il
giudizio di qualità, che per gli ambienti di
transizione risulta quantomai problematico,
stante il fatto che per lo spazio mediterraneo non
vi è uniformità di approcci metodologici né
procedure analitiche che consentano di ottenere
le valutazioni necessarie, oltre alla valutazione
del tenore della saturazione di ossigeno della
colonna d’acqua. Rilevante è l’assenza di
indicatori biologici standardizzati per il giudizio di
qualità delle acque di transizione, così come al
tempo stesso rilevante è la presenza di
riferimenti per il giudizio di qualità legato alla
valutazione delle concentrazioni di sostanze
pericolose presenti nei sedimenti. Oltre a ciò è
necessario ricomprendere nel sistema lagunare
formato dalle Lagune di Marano e di Grado, le
problematiche rilevanti legate alla presenza di
perimetrazioni amministrative del sito inquinato
di interesse nazionale, prospiciente al fiumecanale
Aussa Corno, nonché la più vasta
problematica della destinazione dell’ambiente
lagunare ad usi civici di pesca ( e acquacoltura)
con particolare riferimento alle criticità imposte
dalla molluschicoltura in presenza di sedimenti
contaminati ed apporti inquinanti provenienti dall’entroterra. Rilevante è la presenza della
nautica da diporto con oltre 6.000 ormeggi.
Il quadro sinottico preliminare che esce dall’incrocio
delle condizioni di stato e di destinazione
d’uso, porta pertanto ad evidenziare: la presenza
di due ambienti lagunari morfologicamente e
idrodinamicamente distinti anche se interconnessi
( Marano e Grado), al loro interno fortemente
differenziati in relazione alle bocche di
porto lagunari e agli apporti dall’entroterra; la
buona ossigenazione, comunque rilevata attraverso
sistemi di campionamento diurno; la
scadente qualità generalizzata dei sedimenti
dovuta alla presenza del mercurio totale proveniente
dal bacino dell’Isonzo e da apporti industriali;
la presenza di un sito inquinato di
interesse nazionale; la pratica della molluschicoltura
estensiva in gran parte della Laguna di
Marano, con forte impatto sulla stabilità dei
sedimenti e sulla circolazione degli inquinanti; la
destinazione al tempo stesso di tutto l’ambiente
lagunare a Sito di Interesse Comunitario a finalità
di conservazione dell’habitat e con rilevanti
interessi presso le foci dello Stella. Il sovrapporsi
dei perimetri amministrativi all’interno della più
generale problematica di assicurare la qualità
ambientale al sistema, impone chiarezza di
obiettivi e una corretta regolamentazione degli
usi coerente con il raggiungimento dell’obiettivo
di qualità europeo o con gli obiettivi ambientali
evidenziati dall’analisi di rischio effettuata sulle
sostanze pericolose prioritarie ineliminabili.
The safeguard actions aimed at transitional
environments must always be referred to the
Water Framework Directive (WFD 2000/60), and
to the aim of reaching the ‘good’ quality
standard within 2015. Therefore, it is necessary
to develop a good understanding of transitional
environments, in order to define their quality
state. This is a particularly difficult task,
especially considering that the Mediterranean
does not have any comparable methodological
approaches, nor analitic procedures that allow to
obtain the required evaluations. The absence of
standardized biological indicators for the
definition of transitional water quality and of
sediment pollution is particularly relevant. In
addition, it is necessary to consider in the
system of Grado and Marano lagoon the aspects
related to the Polluted Site of National Interest,
located in the Aussa Corno river area, and the
problems related to devoting the lagoonal
environment to fishing and aquaculture, and in
particular to shellfish farming, where the
sediments and the incoming waters are polluted.
Another problem is related to the presence of
6.000 recreational boats harbouring in the area.
The preliminary synoptic framework that comes
from the consideration of state and destination
conditions, evidentiates: the presence of two
lagoonal environments that are different
although connected (Marano and Grado), and
that are further differentiated by the presence of
lagoonal mouths and terrestrial incomes, the
good oxigenation, the low sediment quality due
to the presence of Hg from Isonzo river and
industrial sources, the presence of a polluted
site of national interest, the extensive shellfish
farming in Marano lagoon, with a strong impact
on the sediment stability and on the pollutant
circulation, the destination of the entire lagoonal
environment as a SAC. The overlapping of
administration borders and the need of assuring
the overall quality of the system requires clear
objectives and a proper regulation of uses, in
accordance with the achievement of the
European quality standards and the environmental
objectives evidentiated by the risk
analysis carried out on the hazards that cannot
be eliminated.
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Giorgio Mattassi, Pietro Rossin, Paola Giacomich, "Le lagune di Marano e di Grado: quadro sinottico e problematiche di applicazione della WFD 2000/60", in: "Linee guida e casi di studio per la gestione dei siti della rete Natura 2000 in ambiente di transizione : atti del workshop tenutosi a Grado, Palazzo dei congressi, 7-8 giugno 2006", Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2007, pp. 296-308.
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