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Biomonitoraggio di elementi in traccia nei corsi d'acqua della provincia di Vicenza tramite "moss bags": aspetti metodologici e applicativi
Cesa, Mattia
2008-04-15
Contributor(s)
Fumagalli, Flaminio
Abstract
Il Progetto Vicenza Moss Bags è nato allo scopo di approfondire le conoscenze sui
processi di bioaccumulo di elementi in traccia nei trapianti di muschi acquatici e di
calibrare questa metodologia di biomonitoraggio per i principali fiumi vicentini. Gli
aspetti metodologici del lavoro consistono nella revisione di alcune linee guida per
l’utilizzo, il trattamento e l’analisi dei muschi, proposte dai maggiori esperti della
disciplina e vagliate dal nostro gruppo di ricerca. Gli aspetti applicativi riguardano
innanzitutto alcune esperienze di bioaccumulo in ambiente controllato, mediante un
sistema ad acqua fluente realizzato nel laboratorio ARPAV di Bassano del Grappa, che
hanno portato alla scoperta di interazioni fra i diversi elementi in traccia durante la fase
di assorbimento, al confronto della risposta d’accumulo in muschi vivi e muschi morti
ed all’elaborazione di una funzione matematica predittiva delle concentrazioni di
mercurio in acqua attraverso i moss bags. La fase applicativa si è completata con lo
svolgimento di due piani di biomonitoraggio: il primo nel bacino del fiume
Bacchiglione (118 stazioni in 7 corsi d’acqua), che ha portato alla definizione di un
background specifico dell’area di studio per 13 elementi in traccia, alla formulazione di
altrettanti indici di alterazione ambientale con relative scale d’interpretazione ed
all’elaborazione di numerose mappe tematiche in forma cartacea e digitale. Il secondo
piano di monitoraggio si è svolto lungo il tratto vicentino del fiume Brenta, dove è stata
predisposta una piccola rete di osservazione composta da 6 stazioni fisse, visitate
periodicamente (33 interventi), che ha consentito di registrare l’andamento spaziotemporale
delle concentrazioni in riferimento alle fonti di pressione ed alle condizioni
idrologiche del corso d’acqua. La tecnica dei moss bags si è sempre dimostrata utile
nella caratterizzazione delle acque superficiali in svariate condizioni chimiche e fisiche,
è un potente strumento complementare al prelievo d’acqua estemporaneo per il
monitoraggio di contaminazioni croniche od intermittenti ed è matura per un processo
istituzionale di codifica anche in Italia.
La tesi si articola in 5 capitoli.
L’INTRODUZIONE GENERALE presenta il problema della contaminazione da
elementi in traccia nei corsi d’acqua ed alcune metodologie di monitoraggio impiegate
per il suo controllo. Seguono una trattazione di alcuni aspetti biologici, fisiologici ed
ecologici delle briofite acquatiche e la storia del loro utilizzo come bioaccumulatori.
Molte delle nozioni riportate sono tratte dalle sintesi metodologiche francesi, che da
oltre vent’anni rappresentano il principale punto di riferimento nel settore. Si dichiarano
infine gli obiettivi del lavoro.
Negli ASPETTI METODOLOGICI si riportano le modalità di utilizzo, trattamento ed
analisi delle briofite messe appunto dai ricercatori più autorevoli del settore e vagliate o
modificate dal nostro gruppo di lavoro nel corso delle sperimentazioni.
I RISULTATI della SPERIMENTAZIONE IN LABORATORIO e della
SPERIMENTAZIONE IN CAMPO costituiscono invece gli aspetti applicativi,
affrontati in fase preliminare e successivamente in via definitiva. Vengono trattate le
esperienze in condizioni controllate per lo studio dei processi bioaccumulo e le
operazioni di biomonitoraggio nell’area di studio.
Le CONCLUSIONI GENERALI presentano una valutazione globale dei risultati in
risposta agli obiettivi prefissati ed in prospettiva degli sviluppi futuri.
Subjects
Insegnamento
Publisher
Università degli studi di Trieste
Languages
it
File(s)