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Φαίνεθ’ ὁμοῦ νεϕέεσσιν oppure αἴστος ὁμοῦ νεϕέεσσιν? Vedere gli dei sul campo di battaglia
Barbaresco, Katia
2021
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e-ISBN
978-88-5511-256-7
Abstract
Omero e Quinto Smirneo narrano la stessa guerra, ma le divinità e le modalità con cui esse entrano in gioco sul campo di battaglia non sono le stesse: nei Posthomerica gli dei dell’Olimpo scendono molto più raramente sulla piana di Troia per aiutare od ostacolare i guerrieri, e anche quando lo fanno, i mortali non li possono vedere. Gli uomini talvolta non comprendono nemmeno le loro parole. Solo un ἡμίθεος come Achille o un profeta come Eleno possono capire le parole di un dio. Vi sono però altre divinità sul campo di battaglia: sono le personificazioni del fato e della battaglia, e a esse sono applicati motivi come l’invisibilità o l’essere nascosti nella nebbia, nell’oscurità, ereditati dalle divinità olimpie di Omero.
Homer and Quintus of Smyrna narrate the same war, but the divinities and their ways of intervening on the battlefield are different: in the Posthomerica the gods of Olympus descend much more rarely on the plain of Troy to help or hinder the warriors, and even when they do so, mortals cannot see them. Men usually do not even understand their words. Only a ἡμίθεος like Achilles or a prophet like Helenus can understand the words of a god. However, there are other gods on the battlefield: they are the personifications of fate and battle, and Quintus applies to them motifs such as invisibility or being hidden in the fog, in darkness, inherited directly from Homer’s Olympians.
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Katia Barbaresco, "Φαίνεθ’ ὁμοῦ νεϕέεσσιν oppure αἴστος ὁμοῦ νεϕέεσσιν? Vedere gli dei sul campo di battaglia" in: "Nuovi volti della ricerca archeologica, filologica e storica sul mondo antico - II", EUT Edizioni Università di Trieste, Trieste, 2021, pp. 309-320
Languages
it
Rights
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