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E.Y. Meyer: 'In Trubschachen'
Reina, Maria Rosaria
2002
Abstract
Con questo studio viene presentato un romanzo che si presta in modo esemplare a una riflessione sul rapporto che esiste tra scrittura e biografia e sulla rilevanza che questo tipo di legame assume nella traduzione di un testo letterario. L'opera presa in esame è 'In Trubschachen', il primo romanzo di E.Y. Meyer, autore contemporaneo svizzero di lingua tedesca. Pubblicato nel 1973, il romanzo s'inserisce nell'ambito di un filone letterario autobiografico sviluppatosi e praticamente esauritosi nell'arco dei primi anni '70. Caratterizzato da un'estrema artificiosità di scrittura, 'In Trubschachen' rappresenta un mondo e allo stesso tempo una visione del mondo: attraverso un uso originale di determinati mezzi stilistici (il pronome impersonale "man" come soggetto narrativo e il condizionale come modo dominante della narrazio-ne), l'autore ci introduce in una realtà ipotetica, mai certa, soltanto possibile, dove ogni azione quotidiana sembra essere sostituibile da un'altra equivalente e dove allo stesso tempo sembra essere accaduto qualcosa di irreversibile. In questo caso, però, come vuole mostrare la seconda parte di questo studio, la scelta del pronome impersonale 'man' e l'uso del condizionale non rappresen-tano semplicemente due espedienti stilistici che, combinati in una formula originale, danno vita a un esperimento letterario. Un'analisi che tenti di rico-struire il processo di scrittura per individuarne meccanismi e funzionamenti suggerisce infatti un'immagine più complessa: ipoteticità e apparente impersonalità sono anche le cifre che sottendono l'intera architettura del romanzo e che possono diventare chiavi interpretative ai fini della traduzione.
Series
Traduzione, società e cultura
10 (2002)
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Maria Rosaria Reina, "E.Y. Meyer: 'In Trubschachen'", in Traduzione, società e cultura, N. 10 (2002), pp. 189-246.
Languages
it
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