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Aspetti dell’oltretomba nella cultura russa precristiana
Verč, Ivan
2015
Abstract
La conoscenza sulle modalità con le quali si manifestava l’oltretomba russa precristiana, si basa sulle testimonianze di qualche viaggiatore straniero, sulle fonti indirette che la Chiesa ortodossa russa ha lasciato nel tentativo di estirpare definitivamente la cultura “pagana”, su alcune tradizioni popolari di derivazione precristiana,nonché sugli scavi archeologici con susseguente tentativo di ricostruzione e interpretazione dei riti legati all’oltretomba.
Il mondo dell’oltretomba nella Russia precristiana è posto in stretta relazione con la reazione di un collettivo di fronte alla morte, l’effetto del quale viene attribuito a una forza difficilmente controllabile e comunque superiore alle capacità dell’uomo di instaurare con essa un rapporto paritetico. Tale forza superiore era un’astrazione, l’evento della morte si configurava come realtà che era possibile percepire attraverso il rapporto che i vivi avevano instaurato con i segni a esso collegati. Il rapporto sacrale nei confronti della morte era determinato dai luoghi, dagli spazi, dagli oggetti e dalle possibili trasformazioni che la persona defunta subiva nel suo passaggio da “questo mondo” al mondo “altro”.
Nelle rappresentazioni e nei rituali che accompagnano il dipartirsi della persona dalla vita terrena tutte le categorie principali si manifestano come fenomeni concreti, materiali e si rendono ineludibili, proprio perché devono essere direttamente percepiti nel mondo “nostro”: la morte, il corpo e l’anima, la loro collocazione nel mondo terreno (sepoltura o cremazione) e i luoghi dell’anima nell’oltretomba.
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Ivan Verč, "Aspetti dell’oltretomba nella cultura russa precristiana", in: Franco Crevatin (a cura di), "Sguardi sull’aldilà nelle culture antiche e moderne", Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2015, pp. 96.
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it
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