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L'energia sotto i nostri piedi: il calore della Terra come risorsa energetica rinnovabile
Pipan, Michele
2018-02-08
Abstract
La presentazione fornisce una panoramica delle origini, della storia e degli usi di una fonte rinnovabile di energia stabile, diffusa e forse poco conosciuta. 24 paesi nel mondo producono attualmente elettricità dal calore geotermico per un totale di circa 57 miliardi di kWh elettrici/anno. L’Italia, pioniere nel settore con il primo impianto geotermoelettrico installato nel 1913 (Larderello, 250 kWe), ha una potenza installata pari a 810 MW e una produzione annua intorno ai 5.300 GWh (1,9% del totale nazionale). La produzione di elettricità non è però il solo campo dove il calore della Terra trova impiego. Oltre 72 paesi riportano usi diretti dell’energia geotermica per un totale di circa 76 miliardi di kWh/anno. Con il termine “uso diretto” si indicano applicazioni del calore per il condizionamento degli ambienti, l’agricoltura e l’acquicoltura, i processi industriali, solo per citarne alcuni. Una situazione in rapida evoluzione grazie anche alla possibilità di utilizzare la geotermia per piccoli impianti a basso costo e di semplice realizzazione, come le pompe di calore geotermiche per il condizionamento che hanno registrato una diffusione particolarmente rapida in Europa.
Michele Pipan, Delegato del Rettore alla Ricerca, è professore di Geofisica applicata e responsabile del Gruppo di Geofisica d’esplorazione dell’Università di Trieste. Svolge attività di ricerca nel settore dei metodi geofisici per lo studio del sottosuolo, con particolare riferimento ai metodi sismico e Ground Penetrating Radar (GPR). Tra i principali campi di applicazione: geologia, ingegneria, ambiente (contaminanti liquidi e idrogeologia), risorse naturali (acqua, idrocarburi, calore, risorse minerarie), beni culturali, metodi avanzati per controlli non-distruttivi in ambito industriale. I principali interessi di ricerca sono nei campi dell’elaborazione, inversione ed interpretazione di dati Sismici e Ground Penetrating Radar. E’ autore di oltre 100 pubblicazioni, delegato alla ricerca dell’Università di Trieste, proponente, responsabile scientifico e coordinatore di progetti di ricerca e spedizioni geofisiche nazionali ed internazionali (Egitto, Israele, Perù, Kazakhstan, Russia, Antartide).
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