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La traduzione poetica dall'inglese all'italiano: Quoth the raven: 'Nevermore'
Campanini, Silvia
1991
Abstract
Il contributo analizza la specificità del linguaggio poetico rispetto ad altre varianti linguistiche
dovuta alla manipolazione creativa del codice linguistico a fini estetici ad opera
del poeta tramite l'impiego di strutture sintattiche particolari, metafore culturali,
espressioni figurate, giochi di parole, neologismi ed espedienti fonoestetici quali
allitterazioni e assonanze. D'altra
parte, espedienti come la rima e la metrica non sono condizioni sufficienti
perché un testo sia poetico in quanto è la struttura stessa di un testo poetico e il
complesso intreccio dei livelli che la costituiscono a determinare l'unità del testo
e conferire ad esso la caratteristica di rimanere a lungo impresso nella memoria
del lettore. Strettamente collegate al problema dell'autonomia del traduttore sono infatti le
questioni riguardanti l'unità di base della traduzione poetica e la qualità
linguistica del testo di arrivo. Di conseguenza, in correlazione con la posizione
più libertaria sull'autonomia del traduttore, esiste da una parte la tendenza a
considerare come unità di base della traduzione la totalità del testo, tendenza
esemplificata dal principio della "traduzione mimetica" del testo poetico. A tale approccio testuale alla traduzione di un testo poetico si contrappone la
tendenza a considerare come unità di base della traduzione la parola, per cui la
difficoltà della traduzione poetica risiede proprio nel cercare di rendere coerenti fra
di loro parola, verso e totalità del testo. Due dei nuclei
conflittuali del testo poetico vengono così ad essere da un lato la tensione tra
parola in quanto unità di base del linguaggio e parola nel contesto del verso, e dall'altro quella tra parola come unità traduttiva minima e
testo come unità traduttiva massima.
Series
Traduzione, società e cultura
Publisher
Campanotto Editore Udine
Source
Silvia Campanini, "La traduzione poetica dall'nglese all'italiano: Quoth the raven: 'Nevermore'", in :Traduzione, società e cultura, 1 (1991), pp. 1-85.
Languages
en
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