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Tra Vandali e Bizantini: la prosperità dell’Africa (V-VII secolo) attraverso le fonti e la documentazione monetale

Morrisson, Cécile
2012
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ISSN
1827-4854
http://hdl.handle.net/10077/6672
  • Article

Abstract
Superando il convincimento della vulgata della Scuola di Oxford, il saggio affronta, in una prospettiva Nord-Africana, la natura dell’economia e del commercio in epoca tardo antica e chiarisce come questi non fossero interamente organizzati e sostenuti dallo Stato. Infatti, attraverso l’analisi delle fonti letterarie e numismatiche, si esamina l’integrazione dell’Africa vandalica e bizantina nella rete degli scambi mediterranei. Ne deriva che la reinterpretazione vandalica del sistema romano di IV-V secolo e la struttura della coniazione bizantina nella zecca di Cartagine, sia negli aspetti quantitativi (offerta di moneta) sia nel suo uso largamente diffuso in Africa e al di là dell’Africa stessa (domanda e circolazione di moneta), possano fornire indicatori attendibili dei contatti e dell’interscambio delle merci africane verso la Spagna non meno che verso Costantinopoli. A Cartagine e nell’area bizantina nordafricana, almeno fino alla metà del VII secolo, il tessuto economico non presenta alcun elemento tale da far supporre un contesto regressivo, bensì in grado di mantenere le condizioni per una continuità culturale, anche di tradizione latina illustrata, ad esempio, dal poeta Corippo.
Going beyond the current opinions of the Oxford School, this study looks at the economic and commercial activities in North Africa during the Late Roman and Early Byzantine period and shows that these were not organized and maintained entirely by the state. Through an analysis of literary and monetary sources it examines the integration of the local and the byzantine in Africa with the network of Mediterranean trade. These analyses permit a rough understanding of the Roman system in the IV-V centuries and the structure of the byzantine coinage of the Carthage mint, both quantitatively (the availability of money) and it’s widespread use in Africa and beyond (the demand for, and the circulation of coinage) so as to obtain reliable indicators of the exchange of African goods both no less with Spain than with Constantinople. Both in Carthage and byzantine north Africa, at least until the mid 7th century, there are no elements that lead us to think that the economic structure was in decline, in fact it seems to have even maintained the Latin tradition as shown, for example by the poet Corippo.
Series
Incontri di Filologia Classica
10 (2010/11)
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Cécile Morrisson, "Tra Vandali e Bizantini: la prosperità dell’Africa (V-VII secolo) attraverso le fonti e la documentazione monetale", in: Incontri di Filologia Classica, 10 (2010/11), pp. 145-169.
Languages
it
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