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Trieste, gli ebrei, la psicanalisi. un viaggio tra '800 e '900
Catalan, Tullia
2018-05-18
Abstract
Il mondo ebraico triestino dimostrò da subito un grande interesse per la psicoanalisi, creando un filo costante di comunicazione con Vienna attraverso Edoardo Weiss, che prestò per anni la sua opera di medico presso l'Ospedale psichiatrico di Trieste, fondato nel 1908. Il metodo psicoanalitico affascinò all'epoca molti intellettuali ebrei, che nei loro scritti lasciarono testimonianze preziose delle loro esperienze psicoanalitiche: basti ricordare qui Italo Svevo (Ettore Schmitz), ma anche Giorgio Voghera. In questo modo nel corso del Novecento l'ospedale di San Giovanni divenne un luogo noto e familiare anche per gli ebrei triestini, fra i quali vi fu anche Evelina Rawicz-Ravis, primaria all'ospedale psichiatrico (era una pioniera della neuropsichiatria infantile) fino al 1938, quando fu allontanata dalle leggi razziali fasciste. Durante il periodo dell'occupazione nazista inoltre, molti ebrei trovarono rifugio presso l'ospedale psichiatrico di San Giovanni, ma non riuscirono a sfuggire alla deportazione.
Subjects
Publisher
Università degli Studi di Trieste
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it