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Ricerche sulla presenza di Giovenale nel Querolus
Arrighini, Andrea
2024
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ISBN
978-88-5511-548-3
e-ISBN
978-88-5511-549-0
Abstract
Il contributo si propone di verificare la presenza, già segnalata dagli studiosi, di Iuv. 13,96 e 129-134 in due passi del Querolus (33,3 e 83). Il riferimento alle capsae Titi e alla podagra Titi in Querol. 33,3 viene esaminato in relazione all’espressione locupletem podagram di Iuv. 13,96: in continuità con la tradizione greca, entrambi i passi esprimono la consequenzialità tra il possesso della ricchezza e l’essere affetto dalla podagra. Sono poi discusse alcune ipotesi sull’identificazione del personaggio indicato con il genitivo Titi. Nella seconda sezione si analizza il confronto tra le parole di Sicofante in Querol. 83,3 e Iuv. 13,129-134, in cui il poeta denuncia che tra i suoi contemporanei una perdita economica si piange con più sincerità di un defunto. I due loci si rivelano accomunati, oltre che da una consonanza formale, anche da affinità contestuali. Nel Querolus la battuta è inserita nella parodia di una veglia funebre dedicata a una ricchezza perduta: l’analisi di tale parodia mostra come essa sia costruita in particolare sul ribaltamento dei moduli della laudatio funebris. Si riflette quindi sul rapporto tra l’Anonimo commediografo e il suo pubblico alla luce delle modalità di riproposizione del fons giovenaliano; i due accostamenti alla satira XIII vengono infine inquadrati nell’ambito del rinnovato interesse di cui fu oggetto la poesia di Giovenale tra IV e V secolo.
Source
Andrea Arrighini, "Ricerche sulla presenza di Giovenale nel Querolus", in: Il calamo della memoria riuso di testi e mestiere letterario nella tarda antichità X-2023", Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2024, pp. 243-272
Languages
it
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