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Louise Dupin (1706-1799)
Muceni, Elena
2024
Abstract
Louise-Marie-Madeleine Guillaume de Fontaine (Parigi, 1706 - Chenonceaux, 1799), nota come Madame Dupin, è stata una celebre salonnière parigina e l’autrice di diversi scritti di natura filosofica e storica, tutti inediti durante la sua vita, fra cui il trattato Des Femmes (1743-1751) – la più corposa e articolata difesa del genere femminile composta nel XVIII secolo. Figlia illegittima del ricchissimo finanziere Samuel Bernard, Louise de Fontaine non era di estrazione aristocratica; sposò nel 1722 Claude Dupin, con cui diede vita, a partire dal 1732, a uno dei più longevi salons di Parigi, frequentato, fra gli altri, dall’abbé de Saint-Pierre – considerato come il suo “mentore” –, Voltaire, Fontenelle, Mably e Montesquieu. Fu la prima protettrice parigina di Rousseau, che lavorò per lei in qualità di segretario dal 1745 al 1751; per questa ragione molti degli scritti di cui fu autrice recano la calligrafia del Ginevrino. Questi, insieme a Voltaire e ad altri philosophes, figura anche fra i suoi corrispondenti. Di Louise Dupin si conoscono oggi una serie di scritti riconducibili al genere della moralistica, molto praticato nei salons, e due lavori di più ampio respiro, di carattere marcatamente politico, in cui prendono corpo, in diverse forme, un’accorata difesa del genere femminile e una denuncia della condizione di minorità sociale, giuridica e morale della donna nel mondo contemporaneo. Fra questi, il più importante e voluminoso è il trattato Des Femmes (2022), che è stato definito come un’«Enciclopedia del Secondo sesso». La tesi centrale di questo lavoro, che è accompagnato da un importante apparato di studi preparatori (tratti da testi storici, giuridici, scientifici e pedagogici), è che i due generi sono, per natura, uguali, sia sul piano della fisiologia (le somiglianze superando le differenze) che su quello delle capacità intellettuali. Per questo, le discriminazioni sancite dalle leggi e determinate e conservate, sul piano morale, dall’educazione, incarnerebbero un’ingiustizia, di cui l’autrice si propone di rintracciare e spiegare le origini storiche. Rimasta vedova nel 1769, Louise Dupin sopravvisse fino agli anni della Rivoluzione e del Terrore. Morì nel castello di Chenonceau, nella Loira, nel 1799.
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Source
Elena Muceni, "Louise Dupin (1706-1799)" in: "Archivio delle filosofe 2", EUT Edizioni Università di Trieste, Trieste, 2024, pp.
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