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Reputazione e rischio reputazionale in economia.Un' analisi epistemologica ed una proposta teorica

Schettini Gherardini, Jacopo Maria
2010-04-12
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http://hdl.handle.net/10077/3670
  • Doctoral Thesis

Abstract
Il presente lavoro è un contributo di natura epistemologica. L’obiettivo è duplice. Da un lato osservare la reputazione come una manifestazione di fiducia e concorrere a ridurre ambiguità e vaghezza nel concetto distinguendone gli ambiti indagabili scientificamente da quelli di derivazione metafisica, quindi classificabili tra le affermazioni etiche, ideologiche o di fede. Secondariamente, approdare ad un modello teorico descrittivo che soddisfi la condizione popperiana di falsificabilità. La tesi che s’intende dimostrare, è che, indagando la nozione di reputazione grazie ad alcuni spunti teorici riconducibili al pensiero di Bertrand Russell ed attraverso lo schema classificatorio che Bruno de Finetti applicò alla probabilità, la “buona” reputazione, intesa nella sua modalità “classica” (ovvero come il rispetto di dettami etico–morali) sia priva di valore intrinseco per un’impresa, poiché risponde a delle esigenze di coerenza con impianti astratti privi di legami con la fenomenologia economica. Conseguentemente, la sua presenza o la sua assenza non comportano elementi di pericolo di per sé, ovvero a prescindere dagli obbiettivi aziendali. Quindi, non più “buona” o “cattiva” reputazione, bensì reputazione “adeguata” (o meno) allo scopo, utilmente utilizzabile sia in forma negativa che positiva. Questa proposta teorica, se accettata, aprirebbe spunti di ricerca circa il diverso peso e diverso impatto della reputazione, a secondo che essa si fondi o meno su elementi metafisici. Secondariamente, si ritiene possibile individuare un pericolo, la cui natura sia esclusivamente reputazionale, a cui associare un rischio reputazionale puro, di primo livello, privo di correlazioni con altri rischi (operativi, legali, strategici). Tesi che metterebbe in dubbio la centralità dell’ottica microeconomica nello studio del rischio reputazionale. Infine, si propone l’incompatibilità tra le nozioni di conoscenza, probabilità e reputazione. Impostazione che, se accettata, porrebbe domande sulla coerenza di alcune analisi in dottrina, le quali invece, fanno perno sul principio che sia la conoscenza a determinare la reputazione.
Subjects
  • reputazione

  • rischio reputazionale...

  • teoria della reputazi...

  • Basilea 2

  • reputational risk

  • Bruno de Finetti

Insegnamento
  • SCUOLA DI DOTTORATO D...

Publisher
Università degli studi di Trieste
Languages
it
Licence
http://www.openstarts.units.it/dspace/default-license.jsp
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