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Die Porträtstelen und Grabaltäre aus Aquileia und die Denkmäler aus dem südlichen Noricum
Gli altari funerari di Aquileia e del Norico meridionale
Pochmarski, Erwin
2017
Abstract
Il confronto tra il numero più o meno uguale di altari funerari di Aquileia (95) con quelli del Norico meridionale (92) – i municipia di Virunum (51), Flavia Solva (22), Celeia (7), Teurnia (10) e Aguntum (2) – non offre molti termini di paragone per la struttura complessiva dei monumenti, anche a causa dello stato di conservazione, ma rivela una certa corrispondenza tipologica per l‘altare con cornice modanata (c.d. ‘profilgerahmt’). Ad Aquileia, gli altari funerari decorati vengono usati dall‘inizio del I sec. d.C. fino alla fine del I/inizio II sec. d.C., mentre pochi esempi decorati sui lati vengono registrati fino al tardo II sec. d.C. Invece nel Norico meridionale sono pochi gli altari funerari che risalgono al I sec. d.C., mentre la maggior parte della produzione è attestata nella prima metà del II sec. d.C. e continua nella seconda metà del II e fino al III sec. d.C. Una notevole differenza tra gli altari di Aquileia e quelli del Norico meridionale si può costatare nell‘apparato iconografico. Sui lati degli altari di Aquileia sono rappresentati figure maschili e femminili, i c.d. Attis, eroti funerari, personificazioni della natura, delfini e altri animali, strumenti sacrificali, crateri a volute, girali, ecc., invece sui lati degli altari funerari del Norico meridionale si trovano le figure dei servi o serve, ambedue vengono considerati servi sacrificali, quelli maschili possono avere anche la funzione di scriba. Nel complesso, gli altari funerari del Norico meridionale mostrano un influsso nord adriatico o più specificatamente da Aquileia.
Der Vergleich zwischen den etwa gleich vielen (95) Grabaltären aus Aquileia mit jenen aus dem südlichen Noricum (92) mit den Municipien Virunum (51), Flavia Solva (22), Celeia (7), Teurnia (10) und Aguntum (2) ergibt erhaltungsbedingt für den Gesamtaufbau nur geringe Anhaltspunkte, wohl aber für die typologischen Grundform des profilgerahmten Grabaltars. Zeitlich gesehen setzen die dekorierten Grabaltäre die typologische aus Aquileia mit dem Beginn des 1. Jhs. n. Chr. ein und reichen bis zur Wende vom 1. zum 2. Jh. n. Chr., während aus dem späteren 2. Jh. n. Chr. nur mehr wenige Grabaltäre mit Dekoration auf ihren Nebenseiten auftreten im späteren 2. Jh. n. Chr.. Im südlichen Noricum stammen nur wenige Grabaltäre noch aus dem 1. Jh. n. Chr., während der Großteil der erhaltenen Exemplare in die 1. Hälfte des 2. Jhs. n. Chr. im späteren 2. Jh. n. Chr. gehört und auch aus der 2. Hälfte des 2. Jhs. n. Chr. eine größere Anzahl von Grabaltären stammt und diese sich bis in das 3. Jh. n. Chr. fortsetzen. Deutlich weicht die Ikonographie der dekorierten Grabaltäre in Aquileia und im südlichen Noricum voneinander ab. Während die Themen auf den Nebenseiten der Grabaltäre aus Aquileia männliche und weibliche Porträts, sog. Attisfiguren, Graberoten, Naturpersonifikation, Delphine und andere Tier, Opfergeräte, Volutenkratere, Weinranken u. Ä. umfassen findet sich auf den Nebenseiten der Grabaltäre aus deem südlichen Noricum die Thematik der Dienerinnen und Diener, wobei es sich bei ersteren um Opferdienerinnen und Hausmädchen handelt, bei letzteren um Opferdiener und Schreiber. Die Anregungen zu den südnorischen Grabaltären stammen wohl von der nördlichen Adria und hier wiederum von Aquileia.
Il confronto tra il numero più o meno uguale di altari funerari di Aquileia (95) con quelli del Norico meridionale (92) – i municipia di Virunum (51), Flavia Solva (22), Celeia (7), Teurnia (10) e Aguntum (2) – non offre molti termini di paragone per la struttura complessiva dei monumenti, anche a causa dello stato di conservazione, ma rivela una certa corrispondenza tipologica per l‘altare con cornice modanata (c.d. ‘profilgerahmt’). Ad Aquileia, gli altari funerari decorati vengono usati dall‘inizio del I sec. d.C. fino alla fine del I/inizio II sec. d.C., mentre pochi esempi decorati sui lati vengono registrati fino al tardo II sec. d.C. Invece nel Norico meridionale sono pochi gli altari funerari che risalgono al I sec. d.C., mentre la maggior parte della produzione è attestata nella prima metà del II sec. d.C. e continua nella seconda metà del II e fino al III sec. d.C. Una notevole differenza tra gli altari di Aquileia e quelli del Norico meridionale si può costatare nell‘apparato iconografico. Sui lati degli altari di Aquileia sono rappresentati figure maschili e femminili, i c.d. Attis, eroti funerari, personificazioni della natura, delfini e altri animali, strumenti sacrificali, crateri a volute, girali, ecc., invece sui lati degli altari funerari del Norico meridionale si trovano le figure dei servi o serve, ambedue vengono considerati servi sacrificali, quelli maschili possono avere anche la funzione di scriba. Nel complesso, gli altari funerari del Norico meridionale mostrano un influsso nord adriatico o più specificatamente da Aquileia.
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Erwin Pochmarski, ''Die Porträtstelen und Grabaltäre aus Aquileia und die Denkmäler aus dem südlichen Noricum'', in: ''Aquileia Nostra'', 88 (2017), pp. 29-38
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