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L’intermodalità a supporto della riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti: il caso dell’interporto quadrante Europa di Verona
Chimenti, Matteo
Dal Dosso, Michele
2015
Abstract
Il presente paper si pone l’obiettivo di analizzare l’impatto delle “esternalità” dei trasporti sull’ambiente e sulla società.
Nello specifico l’analisi verterà sul sistema interportuale italiano, quale strumento strategico per incrementare la mobilità sostenibile del futuro.
Lo studio si concentrerà dapprima su di una panoramica del disegno dell’interportualità italiana per poi focalizzarsi sull’Interporto Quadrante Europa di Verona, che diverrà il case study del presente paper. Tale struttura infatti rappresenta la massima espressione del sistema intermodale europeo, costituendo un efficace esempio da promuovere a livello nazionale ed internazionale.
L’interporto veronese presenta ampi margini di crescita, sia in termini di traffico che di spazi disponibili, apprestandosi a divenire il principale gateway per i porti italiani verso i mercati del nord Europa. L’integrazione tra infrastrutture logistiche marittime e terrestri è da anni uno dei principali obiettivi dei legislatori a livello nazionale e comunitario, in quanto consentirebbe di incrementare l’efficienza dell’intera supply chain globale.
La mobilità delle merci è causa di differenti tipologie di costi che ricadono sui diversi attori coinvolti: Amministrazioni Pubbliche, aziende di trasporto, utenti e collettività. Da questo punto di vista, i costi del sistema dei trasporti possono essere suddivisi in tre tipologie principali:
- costi di produzione del servizio;
- costi di uso del servizio;
- costi esterni marginali.
I costi esterni marginali sono prodotti dall’esercizio e dall’uso dei sistemi di trasporto, ricadendo sulla collettività nel suo complesso, incluso anche chi non utilizza tali sistemi.
Attraverso un’analisi dettagliata dell’infrastruttura veronese ci si propone di studiarne le tipicità e le caratteristiche che le permettono di abbattere in misura significativa le “esternalità” elencate in precedenza.
Gli autori si prefiggono inoltre di fornire uno spunto sulle strategie da adottare in futuro per promuovere appieno l’intermodalità ed i vantaggi che da essa derivano sia in termini economici che soprattutto dal punto di vista ambientale.Il presente paper si pone l’obiettivo di analizzare l’impatto delle “esternalità” dei trasporti sull’ambiente e sulla società.
Nello specifico l’analisi verterà sul sistema interportuale italiano, quale strumento strategico per incrementare la mobilità sostenibile del futuro.
Lo studio si concentrerà dapprima su di una panoramica del disegno dell’interportualità italiana per poi focalizzarsi sull’Interporto Quadrante Europa di Verona, che diverrà il case study del presente paper. Tale struttura infatti rappresenta la massima espressione del sistema intermodale europeo, costituendo un efficace esempio da promuovere a livello nazionale ed internazionale.
L’interporto veronese presenta ampi margini di crescita, sia in termini di traffico che di spazi disponibili, apprestandosi a divenire il principale gateway per i porti italiani verso i mercati del nord Europa. L’integrazione tra infrastrutture logistiche marittime e terrestri è da anni uno dei principali obiettivi dei legislatori a livello nazionale e comunitario, in quanto consentirebbe di incrementare l’efficienza dell’intera supply chain globale.
La mobilità delle merci è causa di differenti tipologie di costi che ricadono sui diversi attori coinvolti: Amministrazioni Pubbliche, aziende di trasporto, utenti e collettività. Da questo punto di vista, i costi del sistema dei trasporti possono essere suddivisi in tre tipologie principali:
- costi di produzione del servizio;
- costi di uso del servizio;
- costi esterni marginali.
I costi esterni marginali sono prodotti dall’esercizio e dall’uso dei sistemi di trasporto, ricadendo sulla collettività nel suo complesso, incluso anche chi non utilizza tali sistemi.
Attraverso un’analisi dettagliata dell’infrastruttura veronese ci si propone di studiarne le tipicità e le caratteristiche che le permettono di abbattere in misura significativa le “esternalità” elencate in precedenza.
Gli autori si prefiggono inoltre di fornire uno spunto sulle strategie da adottare in futuro per promuovere appieno l’intermodalità ed i vantaggi che da essa derivano sia in termini economici che soprattutto dal punto di vista ambientale.
Series
Rivista di Economia e Politica dei Trasporti
2
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Matteo Chimenti, Michele Dal Dosso (2015) L’intermodalità a supporto della riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti: il caso dell’interporto quadrante Europa di Verona, Rivista di Economia e Politica dei Trasporti, n. 2, art.4.
Languages
it
File(s)
No Thumbnail Available
Name
REPoT_2015(2)-4_Chimenti-Dal Dosso.pdf
Format
Adobe PDF
Size
1.12 MB