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Le 'gramoty' russo-antiche
Baffi, Renata
1993
Abstract
Gli studiosi del Medioevo russo hanno sempre dovuto superare l'ostacolo della scarsezza di fonti disponibili. Le 'gramoty' russo-antiche rappresentano lettere
private, bigliettini, documenti giuridici e contabili, promemoria, petizioni,
testamenti, persino lettere d'amore, che venivano scritte e lette non solo da membri
del clero e dell'aristocrazia, ma anche da esponenti delle classi sociali più basse.
La possibilità di datare con notevole precisione queste iscrizioni, che
abbracciano un periodo che va dall'XI al XV secolo, ha reso possibile
l'identificazione di alcuni dei loro mittenti e destinatari con personaggi storici
menzionati nelle cronache. La datazione e l'individuazione di luoghi e
personaggi citati nelle 'berestjanye gramoli' sono appunto gli aspetti che hanno
interessato più di ogni altro gli studiosi sovietici che se ne sono occupati. Dal 1953 in poi essi hanno curato la pubblicazione di una serie che conta
attualmente otto volumi edita dall'Accademia delle Scienze dell'URSS (ora
Accademia delle Scienze della Russia). E' appunto su queste pubblicazioni che
si basa il presente lavoro.
Series
Traduzione, società e cultura
3 (1993)
Publisher
Edizioni LINT Trieste
Source
Renata Baffi, "Le 'gramoty' russo-antiche", in: Traduzione, società e cultura, 3 (1993), pp. 65-116.
Languages
it
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