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Studio del DNA per il monitoraggio della biodiversità acquatica e terrestre
Pallavicini, Alberto
2019-02-07
Abstract
Lo studio della biodiversità di una località è un’operazione molto dispendiosa sia in termini di tempo che da un punto di vista economico, senza contare le difficoltà nel campionare tutte le specie presenti e monitorarle. Da alcuni anni un nuovo metodo di analisi, descritto per la prima volta nel 2008 da ricercatori del Centro di Ecologia Alpina Francese, ha dato il via a nuove possibilità – senza impatto ambientale e di gran lunga più economiche – grazie all’utilizzo del cosiddetto DNA ambientale (eDNA, environmental DNA in inglese).
Alberto Pallavicini è professore associato di Genetica presso l'Università di Trieste dal 2006. Ha più di 25 anni di esperienza nel campo della ricerca e della gestione in ambiente accademico, con particolare attenzione alla biologia molecolare, alla genetica delle popolazioni, alla trascrittomica e all'analisi bioinformatica, alla genomica comparativa e funzionale. Il professor Pallavicini ha pubblicato più di 110 articoli su riviste scientifiche internazionali ed è anche autore di un brevetto. È referee per numerose riviste internazionali e per richieste di sussidi di agenzie nazionali e internazionali. È membro della Italian Genetics Society, della Società Italiana di Sviluppo e Immunologia Comparata e della Società Italiana di Ricerca Applicata dei Molluschi.
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