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La Confraternita della Comunità Serbo-Ortodossa di Trieste
Lenoci, Leonardo
2001
Abstract
Il monaco Damasceno Omero, nel1748, iniziò i primi sondaggi per verificare la possibilità di costituire una comunità ortodossa a Trieste. È importante sottolineare che l'iniziativa è di matrice ecclesiastica. Nel giro di tre anni Maria Teresa concederà la patente per la costituzione della comunità ortodossa ed il permesso per la costruzione della chiesa ortodossa dedicata a S. Spiridione. I Serbi, appartenendo alla medesima confessione religiosa, poterono farne parte, grazie anche agli interventi presso l'Imperatrice del Metropolita Isaija Antonovic'. Il prelato chiedeva che anche i mercanti ortodossi operanti in territori sottoposti ai Veneziani od ai Turchi potessero trasferirsi a Trieste con garanzia di libertà di culto, commerci ed acquisto di beni immobili. Lo statuto, redatto e sottoscritto dai rappresentanti della comunità ed approvato da Francesco II nel 1793, resterà in vigore, pur con le trasformazioni rivenienti dalle mutanti condizioni geopolitiche europee, fino al 1950. Ulteriori modifiche sono state apportate negli am1i successivi. L'ultima stesura risale al1989, è attualmente
in vigore ed accettata dalle autorità italiane, la Prefettura in particolare, alla quale la comunità presenta annualmente la rendicontazione, secondo quanto richiesto dalla personalità giuridica dell'ente.
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Leonardo lenoci, La Confraternita della Comunità Serbo-Ortodossa di Trieste, in, “Quaderni Storici. Le Confraternite Cristiane e Mussulmane”, 2 (2001), pp. 165-180
Languages
it
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