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Evoluzione, stasi e regressione nei Dubliners di James Joyce
Calderaro, Michela A.
2011
Abstract
Simbolo della necessità della fuga ma anche della sua
impossibilità concreta e quindi di una ribellione solo
pensata, i personaggi di Dubliners sono spesso stati
definiti esclusivamente dalla loro staticità. Ma mentre
appare senz’altro vero che è la paralisi di Dublino a costituire
uno dei tratti dominanti, oltre che più evidenti,
dell’ambientazione delle storie, una messa a fuoco
più esclusiva della competenza dei personaggi - intesa
come il volere, potere, sapere, essenziali affinché il
personaggio possa attuare la sua performance, il suo/fare/ - rivela invece una rigorosa dinamica trasformazionale,
almeno per quanto riguarda una metà dei
racconti che si possono considerare quindi come un
corpus omogeneo e di cui si propone qui un campione
sottoponendolo ad analisi.
Series
Tigor: rivista di scienze della comunicazione
III (2011) 2 (luglio-dicembre)
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Michela A. Calderaro, "Evoluzione, stasi e regressione nei Dubliners di James Joyce", in: Tigor: rivista di scienze della comunicazione, III (2011) 2, pp. 66-76
Languages
it
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