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Allusioni ovidiane nel Prologo delle Mythologiae di Fulgenzio
Venuti, Martina
2011
Abstract
Al centro del prologo delle 'Mythologiae', incastonata in una sapiente architettura che si
potrebbe definire “drammaturgica”, Fulgenzio pone una lunga preterizione (myth. 10,19-
11,18) con lo scopo di chiarire i propri intenti e dare l’avvio a una complessa dichiarazione
programmatica, che getta luce sulla poetica alla base dell’intera opera mitologica. I giochi
eruditi e i richiami ad autori classici nel prologo sono molti e a vari livelli. Il contributo che
si propone ha lo scopo, a partire da tale preterizione e con brevi affondi in altri segmenti del
testo, di mettere in risalto in particolare una serie di ammiccamenti al lettore che denunciano
un cosciente ri-uso di materiale ovidiano.
The general aim of this paper is to consider a passage from the Prologue of 'Mythologiae' in
order to investigate the reception of ancient mythological knowledge: providing a detailed
analysis of some texts, I will devote special attention to Ovid’s 'Metamorphoses' and its adaptation
by Fulgentius. The article will show that there is a conscious structure and an internal
dialectic developed through the 'Mythologiae'.
Series
Polymnia : studi di filologia classica
13
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Martina Venuti, "Allusioni ovidiane nel Prologo delle Mythologiae di Fulgenzio", in Lucio Cristante e Simona Ravalico (a cura di): “Il calamo della memoria. Riuso di testi e mestiere letterario nella tarda antichità. IV”, Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2011, pp. 51-64.
Languages
it
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