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Il giusto e l’equo nel ragionamento dei giuristi romani
Fiorentini, Mario
2018-02-15
Abstract
Viene spiegato come la riflessione dei giuristi romani e gli interventi normativi degli imperatori abbiano sempre aspirato a contemperare la necessità di rispettare i princìpi dell’ordinamento con le esigenze pratiche dei privati. In altre parole, il fine principale degli operatori del diritto romano non era tanto quello di rispettare la coerenza logica del sistema, come oggi, ma di far prevalere, quando possibile, le esigenze di equità, cioè della giustizia nel caso concreto, ossia i concreti interessi delle parti.
Mario Fiorentini è professore associato di Istituzioni di diritto romano presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione (IUSLIT) dell’Università di Trieste. Si occupa di problemi inerenti alle tematiche ambientali e dell’uso delle risorse nel mondo romano, con particolare riferimento ai beni comuni, filtrate dalla lente del diritto, e di diritto criminale romano.
È condirettore della Collana Le vie del diritto, pubblicata dall’editore Aracne.
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