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Il finanziamento della pesca marittima nella prassi negoziale e nella dottrina dell'età del diritto comune
Moschetti, Cesare Maria
2000
Abstract
E’ stato recentemente rilevato dalla dottrina navigazioni sta che la pratica negoziale nella pesca marittima non si segnala all’interno della specialità di quel ramo del diritto per il sorgere di vere e propprie nuove forme di contratto rispetto a quelle tradizionali del diritto civile, ma per la presenza di alcune clausole o di contratti collegati che, evidenziando, a volte, l’interesse collaterale delle parti, finiscono per attribuire a tali contratti una specifica caratterizzazione. Dall’indagine svolta risulta che a seconda dei diversi momenti storici i contratti di credito e finanziamento dell’attività di pesca con pattuizione di interessi particolarmente elevati rispetto a quelli consentiti dal diritto comune, in considerazione del notevole rischio che gli operatori di questo settore correvano, sono stati variamente considerati e giustificati sotto forma di negozi leciti e permessi. Se storicamente l’abuso di questo speciale contratto, diretto a fornirte agli operatori della pesca i capitali necessari per l’impianto e/o il miglioramento dei mezzi della loro attività in ogni tempo considerata come rischiosa, fa parte dell’aspra vicenda umana, è pur vero che i giuristi dell’età del diritto hanno sempre cercato di ricondurre i suoi aspetti peculiari propri dello ius nauticum o marittimum nell’alveo dei principii generali dello ius civile.
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Cesare M. Moschetti, "Il finanziamento della pesca marittima nella prassi negoziale e nella dottrina dell'età del diritto comune", in: Trasporti. Diritto, economia, politica, 82 (2000), pp. 99-136.
Languages
it
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