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La nazione come rappresentazione
Goio, Franco
2002
Abstract
Nella letteratura recente sopra la nazione e il nazionalismo appaiono chiari
due orientamenti. Il primo consiste nella decisa negazione del carattere
oggettivo della nazione; il secondo nella propensione diffusa a concepire la
nazione come rappresentazione. Se la nazione è un sentimento o una volontà irriflessa, allora i comportamenti che sono in vari
modi orientati a essa sono per definizione non-razionali, e vanno spiegati
ricorrendo a una qualche teoria della personalità. Se invece la nazione è una
invenzione del pensiero filosofico, si deve per forza pensare che i comportamenti
di grandi collettività siano e siano stati per lunghi periodi motivati esclusivamente
da un fantasma nato tra le carte di Fichte; siano cioè del tutto irrealistici
e quindi, ancora, non-razionali. In ogni caso, oscilliamo tra l'evidente
sopravvalutazione del ruolo delle componenti affettive nei comportamenti
sociali e l' altrettanto evidente sopravvalutazione degli 'Idealfaktoren' nella loro
determinazione. Al contrario, se la nazione è una rappresentazione della realtà,
possiamo valutarne il grado di realismo e di razionalità in base alla misura del
suo scostamento dalla realtà. In altre parole, non siamo costretti ad ammettere
a priori la non razionalità (o il non realismo) dei comportamenti che fanno
capo alla nazione. Anzi, siamo in grado di partire da un presupposto di razionalità
che solo, per quanto latamente inteso, ci consente di comprenderne il
senso e di ricostruirli nella forma del tipo ideale.
Series
Studi Politici
4 (2002)
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Franco Goio, 'La nazione come rappresentazione', in: Nazione, istituzioni, politica, Trieste, EUT Edizioni Università Trieste, pp. 128-148.
Languages
it
File(s)
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Name
Goio_Spizzo_Nazione-istituzioni-politica-F_Goio.pdf
Format
Adobe PDF
Size
7.07 MB