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Presenze di Seneca nell’'in Rufinum' di Claudiano
Mazzoli, Giancarlo
2011
Abstract
La presenza di Seneca nell’opera poetica di Claudio Claudiano non si limita alla sua importanza
ideologica, già nota alla critica, come autore del 'de clementia', trattato utilizzato in
lode di Teodosio e soprattutto di Stilicone. Questo studio prende specialmente a campione
il proemio del I e il finale del II libro dell’invettiva 'in Rufinum', composta tra il 396 e il 397,
dove col Seneca ‘morale’ (in partic. prou. 1,1-5) si sovrappongono o si incrociano le orme del
Seneca drammaturgo (in partic. Phaed. 959-980) e perfino del Seneca menippeo (in partic.
apoc. 13s.).
The presence of Seneca in Claudius Claudian’s poetry isn’t limited only to his ideological
importance, already known to critique, as the author of 'de clementia', a treaty employed in
praise of Theodosius and especially of Stilicho. This study takes as sample particularly the
proem of book I and the ending of book II of the invective 'in Rufinum', composed between 396
and 397, where we find an overlap and an intersection of the ‘moral’ (esp. prou. 1,1-5), the
dramatic (esp. Phaed. 959-980) and the Menippean (esp. apoc. 13s.) Seneca.
Series
Polymnia : studi di filologia classica
13
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Giancarlo Mazzoli, "Presenze di Seneca nell’'in Rufinum' di Claudiano", in Lucio Cristante e Simona Ravalico (a cura di): “Il calamo della memoria. Riuso di testi e mestiere letterario nella tarda antichità. IV”, Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2011, pp. 1-17.
Languages
it
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