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Cesarotti: Illuminismo della ragione e Illuminismo della natura
Finotti, Fabio
2010
Abstract
L’oscillazione tra Illuminismo della ragione e Illuminismo della natura è evidente in Cesarotti già negli anni Sessanta, in un periodo cruciale anche per la scoperta dell’Ossian.
Nell’usare il termine di «natura», Cesarotti costruisce quella che in termini semiotici si definisce isotopia. La «natura» diviene il centro di una rete di termini evocati e riassunti dal suo nome: le parole e le idee che entrano in questo sistema subiscono una generale risignificazione in virtù del loro contatto reciproco.
La prima idea è quella di infinito. La seconda idea è il movimento. La terza idea è la natura come fuoco vitale, ispirazione che trascende la regola. La natura così intesa implica una metamorfosi del principio di imitazione: è ‘espressione’ piuttosto che riproduzione, innovazione piuttosto che classicistica e accademica correttezza. Non è solo la regola classica è l’antica teoria retorica dell’arte come ornamento che Cesarotti va così rifiutando. L’interiorizzazione della Natura si conferma in un altro elemento dell’isotopia e acquista rilievo primario la cagoria del «toccante». L’ultima categoria che spicca è, infine, quella della «naturalezza».
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Fabio Finotti, Cesarotti: Illuminismo della ragione e Illuminismo della natura, in: Fabio Finotti (a cura di) “Melchiorre Cesarotti e le trasformazioni del paesaggio europeo”, Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2010, pp. 24-41.
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