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Gender-based Stereotypes and Secondary Victimisation in Italian Trials for Rape: Deconstructing Rape Myths
Stereotipi di genere e vittimizzazione secondaria nei processi per stupro italiani: una decostruzione dei miti dello stupro
Mariano, Selena
2024
Abstract
L’obiettivo primario di questo articolo è quello di analizzare come la vittimizzazione secondaria è portata avanti dai giudici italiani nelle ragioni di giudizio dei loro verdetti, in particolare nei processi per stupro. La vittimizzazione secondaria ha da tempo suscitato interesse nel panorama scientifico, soprattutto quando si riferisce alle donne vittime di violenza di genere (Shoham et al. 2010); ed è stata ampiamente studiata nelle forme di miti sullo stupro (Brownmiller 1975; Estrich 1976; Bohner et al. 1998; Thornton 2022) e stereotipi di genere (Smith 2018). La letteratura è, però, alquanto scarsa – se non nulla – sullo studio dell’uso del linguaggio da parte dei giudici all’interno di una sentenza, soprattutto nel panorama sociologico italiano. Il secondo obiettivo di questo lavoro è, quindi, quello di colmare questa lacuna applicando l’Analisi delle Categorie di Appartenenza a due sentenze di appello italiane all’interno di due processi per stupro. In questo modo, è possibile osservare come la vittima è categorizzata dai giudici attraverso un linguaggio che evoca i miti dello stupro e gli stereotipi di genere, e come questi elementi discriminanti sono usati come prova per valutare la presenza di un crimine, pertanto rendendo legale un giudizio morale sulle vittime, e non uno obiettivo sulle prove fornite.
The primary objective of this paper is to analyse how secondary victimisation is carried out by Italian judges in the reasons of judgement of their verdicts, particularly in trials for rape. Secondary victimization has long aroused interest in the scientific landscape, especially when referring to women victims of gender-based violence (Shoham et al. 2010); and has been extensively studied in the forms of rape myths (Brownmiller 1975; Estrich 1976; Bohner et al. 1998; Thornton 2022) and genderized stereotypes (Smith 2018). But little or no research is present looking at how language is used by judges in the legal context of a judgement, especially in the Italian sociological landscape. The second aim of this work is, therefore, to fill the literature gap applying Membership Categorization Analysis to two Italian appeal verdicts in trials for rape. By doing so, it is shown how the victim is characterised by the judges through language pertaining rape myths and gendered stereotypes, and how these discriminating elements are used as evidence to evaluate the presence of a crime – therefore making legal a moral judgement on the victims, and not a lawful one towards the defendants.
L’obiettivo primario di questo articolo è quello di analizzare come la vittimizzazione secondaria è portata avanti dai giudici italiani nelle ragioni di giudizio dei loro verdetti, in particolare nei processi per stupro. La vittimizzazione secondaria ha da tempo suscitato interesse nel panorama scientifico, soprattutto quando si riferisce alle donne vittime di violenza di genere (Shoham et al. 2010); ed è stata ampiamente studiata nelle forme di miti sullo stupro (Brownmiller 1975; Estrich 1976; Bohner et al. 1998; Thornton 2022) e stereotipi di genere (Smith 2018). La letteratura è, però, alquanto scarsa – se non nulla – sullo studio dell’uso del linguaggio da parte dei giudici all’interno di una sentenza, soprattutto nel panorama sociologico italiano. Il secondo obiettivo di questo lavoro è, quindi, quello di colmare questa lacuna applicando l’Analisi delle Categorie di Appartenenza a due sentenze di appello italiane all’interno di due processi per stupro. In questo modo, è possibile osservare come la vittima è categorizzata dai giudici attraverso un linguaggio che evoca i miti dello stupro e gli stereotipi di genere, e come questi elementi discriminanti sono usati come prova per valutare la presenza di un crimine, pertanto rendendo legale un giudizio morale sulle vittime, e non uno obiettivo sulle prove fornite.
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Source
Selena Mariano, "Gender-based Stereotypes and Secondary Victimisation in Italian Trials for Rape: Deconstructing Rape Myths / Stereotipi di genere e vittimizzazione secondaria nei processi per stupro italiani: una decostruzione dei miti dello stupro" in: "Poliarchie / Polyarchies volume 7 n. 1/2024 ", EUT Edizioni Università di Trieste, Trieste, 2024, pp. 89-109
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