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Marina del sud
Caglini, Camillo
Abstract
Il dipinto è giunto nelle collezioni dell’Università di Trieste a seguito dell’Esposizione Nazionale di pittura indetta dallo stesso Ateneo nel 1953. In Marina del Sud, veduta marina con molo e barca, la gamma cromatica si riduce a pochissimi colori: il blu intenso del mare e l’azzurro del cielo, il rosso della costruzione in cima al molo e il bianco lucente dell’imbarcazione, oltre a varie tonalità di bruno, il tutto illuminato da una viva luce solare. Caglini, in questo caso, utilizza la gamma cromatica ‘inventata’ da Carlo Carrà per le sue marine. Qui l’artista, sottolinea Decio Gioseffi (1953), “Ha posto l’accento sul fatto emozionale”. Camillo Caglini aveva iniziato la propria attività artistica pubblicando vignette umoristiche sulla carta stampata. Nei dipinti della sua prima produzione si accosta allo stile di Novecento. A partire dagli anni Cinquanta egli focalizza l’attenzione su una ristretta gamma cromatica: sul colore rosso, in particolare, steso in differenti tonalità. A partire dagli anni Settanta, Caglini sperimenta nuove tecniche e nuovi materiali, come le lamiere d’acciaio, il plexiglass e il legno.