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Le Eccellenti
21.00 - 22.30
Teatro Rossetti, l.go Giorgio Gaber 1 Trieste
Patrizia Romito
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Teatro della Tosse di Genova
Compagnia Fattoria Vittadini di Milano
promosso dal Comitato Unico di Garanzia – CUG dell’Università di Trieste, Comitato Unico di Garanzia della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati - SISSA
2020-09-04
Abstract
Abstract
Lo spettacolo propone una riflessione sul talento delle donne, ma anche sulla loro esclusione dal dalla sfera sociale scienza politica ed economica. Innovativa la composizione del cast con le attrici, una danzatrice e ricercatrici universitarie dirette dalla regista Macerla Serli, nello stesso spettacolo e in una serie di laboratori preliminari. La riflessione parte dalla storia di Rosalind Franklin, la scienziata che per prima riuscì a produrre delle immagini della struttura del DNA, ma il cui lavoro, non ancora pubblicato venne usato da Watson e Crick per completare la loro descrizione del DNA, cosa che valse loro il premio Nobel nel 1953. Prendendo spunto dalla vicenda di Franklin e da quella di altre scienziate che furono discriminate in ambito professionale, le partecipanti avranno la possibilità di ragionare sulle loro stesse vicende, su ciò che sono riuscite a raggiungere, sui loro fallimenti e sui loro successi. Lo scopo principale dello spettacolo è quello di indagare la vita delle donne di ieri e di oggi e le discriminazioni che subiscono nel sistema patriarcale in cui viviamo. Ma è anche quello di rappresentare a portare alla luce le attese, i sogni, le aspirazioni che caratterizzano il loro quotidiano. Regista Marcela Serli Attrice, drammaturga, regista e speaker radiofonica argentina di origini italo-libanesi, da oltre vent'anni lavora in Italia e all'estero. Inizia i suoi studi teatrali in Argentina, con Carlos Alsina, autore, regista e pedagogo tucumano, e di danza classica all'Accademia Nazionale di Danza di Tucuman. Laurea cum laude all’Università Degli Studi di Trieste con una tesi in Drammaturgia Contemporanea sulla resistenza “artistica” degli autori di teatro argentini durante la dittatura, intraprende un percorso teatrale e performativo che accanto ai temi dell'intolleranza politica e morale, dell'identità di genere, del disagio psichico, intercala una ricerca stilistica sul miscuglio dei generi, la globalizzazione del linguaggio, il caos politico e ideologico applicati ai concetti artistici. Dal 2010 dirige la Compagnia Teatrale Atopos e dal 2018 è la referente artistica del progetto Ufo, residenze d’arte non identificate, finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Lo spettacolo propone una riflessione sul talento delle donne, ma anche sulla loro esclusione dal dalla sfera sociale scienza politica ed economica. Innovativa la composizione del cast con le attrici, una danzatrice e ricercatrici universitarie dirette dalla regista Macerla Serli, nello stesso spettacolo e in una serie di laboratori preliminari. La riflessione parte dalla storia di Rosalind Franklin, la scienziata che per prima riuscì a produrre delle immagini della struttura del DNA, ma il cui lavoro, non ancora pubblicato venne usato da Watson e Crick per completare la loro descrizione del DNA, cosa che valse loro il premio Nobel nel 1953. Prendendo spunto dalla vicenda di Franklin e da quella di altre scienziate che furono discriminate in ambito professionale, le partecipanti avranno la possibilità di ragionare sulle loro stesse vicende, su ciò che sono riuscite a raggiungere, sui loro fallimenti e sui loro successi. Lo scopo principale dello spettacolo è quello di indagare la vita delle donne di ieri e di oggi e le discriminazioni che subiscono nel sistema patriarcale in cui viviamo. Ma è anche quello di rappresentare a portare alla luce le attese, i sogni, le aspirazioni che caratterizzano il loro quotidiano. Regista Marcela Serli Attrice, drammaturga, regista e speaker radiofonica argentina di origini italo-libanesi, da oltre vent'anni lavora in Italia e all'estero. Inizia i suoi studi teatrali in Argentina, con Carlos Alsina, autore, regista e pedagogo tucumano, e di danza classica all'Accademia Nazionale di Danza di Tucuman. Laurea cum laude all’Università Degli Studi di Trieste con una tesi in Drammaturgia Contemporanea sulla resistenza “artistica” degli autori di teatro argentini durante la dittatura, intraprende un percorso teatrale e performativo che accanto ai temi dell'intolleranza politica e morale, dell'identità di genere, del disagio psichico, intercala una ricerca stilistica sul miscuglio dei generi, la globalizzazione del linguaggio, il caos politico e ideologico applicati ai concetti artistici. Dal 2010 dirige la Compagnia Teatrale Atopos e dal 2018 è la referente artistica del progetto Ufo, residenze d’arte non identificate, finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
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