Publication: Le fonti letterarie di Aquileia costantiniana
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Date
2012
Authors
Journal Title
Journal ISSN
Volume Title
Publisher
Associazione Nazionale per Aquileia
Abstract
Panegyric 7 (6) in honour of Maximianus and Constantine, which was presented in the summer of 307 upon Constantine's assumption of the imperial title by Maximianus and his contemporaneous marriage to Maximianus' daughter Fausta, depicts the first meeting of the young Constantine with the then 5-year-old Fausta (about 295) as it was portrayed by a painting at the imperial palace in Aquileia. On that occasion, he accepted a parade helmet from the princess as an "engagement present". The purpose of the propaganda speech is to emphasize the politica! and familial relationship between the two emperors. Panegyrics 12 (9) of 313 and 4 (10) of 321 (Nazarius) cover Aquileia's conduct upon Constantine's war in northern Italy in the summer of 312. Just like severa! other cities, Aquileia initially opted against Constantine, however, following his victories it offered to surrender and at the same time asked for mercy. Its conduct not only induced the emperor to grant a pardon to Aquileia but also to reward it. Constantine's contacts with Aquileia are also highlighted by the following: the synod of Arles in the summer of 314 that was called by the emperor and attended also by Bishop Theodore of Aquileia who presented himself in the minutes as a bishop from Dalmatia (!). This province was under the authority of Licinius, bis ally who was soon to become his worst competitor. In the later years, Constantine visited Aquileia on several occasions during his journeys and issued some important laws there.
Il panegirico 7 (6), pronunciato in onore di Massimiano e Costantino nell'estate del 307 nell'occasione della nomina, da parte di Massimiano, di Costantino a imperatore e delle stesse sue nozze con la di lui figlia Fausta, narra il primo incontro (attorno al 295) del giovane Costantino con Fausta, allora bambina di appena cinque anni, come era raffigurato in un affresco della residenza imperiale di Aquileia. In quella circostanza egli ricevette dalla principessina come «dono di fidanzamento» un elmo da parata. Il panegirico, eminentemente propagandistico, ha lo scopo di sottolineare la stretta alleanza politica e famigliare tra i due imperatori. Il panegirico 12 (9) del 313 e il panegirico 4 (10) del 321 (Nazarius) riferiscono del comportamento tenuto, nell'estate del 312, da Aquileia nella parte finale degli scontri in Italia settentrionale. Come molte altre città, anche Aquileia si schierò inizialmente contro Costantino, ma dopo le sue vittorie offrì all'imperatore la resa e chiese la grazia. Per questo suo comportamento l'imperatore non solo la perdonò, ma, anzi, la ricompensò. Altri avvenimenti evidenziano i contatti di Costantino con Aquileia. Egli invita al sinodo di Arles dell 'estate 314, da lui convocato, Teodoro, che si firma come «vescovo di Aquileia nella provincia di Dalmazia»(!). Questa provincia era sotto il controllo di Licinio, prima suo alleato, poi il suo più ostile rivale. Costantino, inoltre, durante i suoi viaggi degli anni successivi sosta alcune volte ad Aquileia, dove promulga alcune importanti leggi.
Il panegirico 7 (6), pronunciato in onore di Massimiano e Costantino nell'estate del 307 nell'occasione della nomina, da parte di Massimiano, di Costantino a imperatore e delle stesse sue nozze con la di lui figlia Fausta, narra il primo incontro (attorno al 295) del giovane Costantino con Fausta, allora bambina di appena cinque anni, come era raffigurato in un affresco della residenza imperiale di Aquileia. In quella circostanza egli ricevette dalla principessina come «dono di fidanzamento» un elmo da parata. Il panegirico, eminentemente propagandistico, ha lo scopo di sottolineare la stretta alleanza politica e famigliare tra i due imperatori. Il panegirico 12 (9) del 313 e il panegirico 4 (10) del 321 (Nazarius) riferiscono del comportamento tenuto, nell'estate del 312, da Aquileia nella parte finale degli scontri in Italia settentrionale. Come molte altre città, anche Aquileia si schierò inizialmente contro Costantino, ma dopo le sue vittorie offrì all'imperatore la resa e chiese la grazia. Per questo suo comportamento l'imperatore non solo la perdonò, ma, anzi, la ricompensò. Altri avvenimenti evidenziano i contatti di Costantino con Aquileia. Egli invita al sinodo di Arles dell 'estate 314, da lui convocato, Teodoro, che si firma come «vescovo di Aquileia nella provincia di Dalmazia»(!). Questa provincia era sotto il controllo di Licinio, prima suo alleato, poi il suo più ostile rivale. Costantino, inoltre, durante i suoi viaggi degli anni successivi sosta alcune volte ad Aquileia, dove promulga alcune importanti leggi.
Description
Keywords
Panegirici Latini, Aquileia, Sinodo di Arles, Costantino., Panegyrici Latini, Constantine, Synod of Arles
Citation
Rajko Bratož, ''Le fonti letterarie di Aquileia costantiniana'', in: ''Aquileia Nostra'', 83/84 (2012/13), pp. 19-27