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Traduzione aperta, quasi spalancata: tradurre Dario Fo
2016
Editor(s) • • •
Lozano Miralles, Helena
Prenz Kopušar, Ana Cecilia
Quazzolo, Paolo
Randaccio, Monica
Abstract
Questo volume è il risultato di una ricerca volta a indagare le dinamiche della traduzione teatrale alla luce delle più recenti acquisizioni teoriche e pratiche. Il concetto di traduzione entra a far parte della storia del teatro molto tardi, poiché per lungo tempo si preferì ricorrere alla tecnica dell’imitazione e dell’adattamento. A partire dal Settecento e in modo sempre più marcato sino ai nostri giorni, ci si è posti il problema del rapporto tra traduzione e messinscena, tra traduttore e regista, giungendo alla conclusione che tradurre per la scena richiede implicazioni e abilità del tutto diverse da quelle impiegate nel tradurre un lavoro letterario. Al centro dei saggi che compongono questa pubblicazione vi è il teatro di Dario Fo, uno degli autori contemporanei più rappresentati e tradotti all’estero. Al di là delle questioni teoriche e critiche, il libro vuole essere un omaggio non solo a un grande drammaturgo ma a colui che in ogni sua opera ci ha indicato una via alla libertà di pensiero e al sapere, il cui vero senso risiede nel leggere, interpretare, verificare di persona. Perché, come ebbe a dire Fo, “La conoscenza ti fa dubitare. Soprattutto del potere. Di ogni potere”.
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Helena Lozano Miralles, Ana Cecilia Prenz Kopušar, Paolo Quazzolo, Monica Randaccio (a cura di), “Traduzione aperta, quasi spalancata: tradurre Dario Fo”, Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2016, pp. X, 179.
Languages
it