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La Funzione di indirizzo socio-normativo della Giurisprudenza o la funzione di indirizzo socio-propositivo della Giurisprudenza
Bilotta, Bruno M.
2014
Abstract
Nel momento in cui i sistemi di civil law di cui il nostro ordinamento è una delle espressioni più tipiche si commistionano a sistemi di common law, tipici di un ambito giuridico e giudiziario di tipo marcatamente anglosassone, inevitabilmente i due sistemi finiscono per acquisire caratteristiche comuni l’uno all’altro, e ciò è ovviamente inevitabile in un mondo in cui gli scambi sono di tipo globale ed anche il diritto è necessariamente di tipo globale, per cui nessuno dei due sistemi (per riferirci esemplificativamente ai due macro sistemi ma potremmo sul punto sottilizzare ancora di più) può operare in un ambito suo esclusivo senza dialogare con l'altro sistema e quindi il frutto del dialogo è anche e soprattutto l'interscambio dei meccanismi che regolano questi sistemi. L’esistenza del diritto giurisprudenziale costringe, come afferma Luigi Lombardi Vallauri, in più modi a modificare e ad abbandonare la concezione dell'ordinamento come costruzione a gradi di stampo kelseniano, almeno nella sua pretesa di fornire un modello globale. Insomma la teoria generale la teoria pura si palesa come una teoria non generale. Anziché una rappresentazione fondata in alto come quella kelseniana, il diritto giurisprudenziale induce ad adottare una rappresentazione fondata in basso e cioè su una concatenazione di osservanze piuttosto che di investiture, su un sistema di obbedienze come afferma Capograssi piuttosto che su un sistema di comandi. Il radicale mutamento che progressivamente subisce il mondo giuridico nel nostro Paese con l'introduzione di elementi sempre più decisi provenienti dall'ambito di common law, conseguenza inevitabile di un mondo che si globalizzata ogni giorno di più e che non conosce ormai più alcun limite geografico neanche nel campo giuridico, fa sì che questa funzione socio normativa o come noi più prudentemente preferiamo qualificarla, sociopropositiva, perché evidentemente l’altro termine può nascondere e di fatto nasconde più d'una insidia, sia una realtà consolidata e imprescindibile.
Series
Tigor: rivista di scienze della comunicazione e di argomentazione giuridica - A.V I
(2014) n.1
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Bruno M. Bilotta, "La Funzione di indirizzo socio-normativo della Giurisprudenza o la funzione di indirizzo socio-propositivo della Giurisprudenza", in: "Tigor. Rivista di scienze della comunicazione e di argomentazione giuridica - A. VI (2014) n. 1", pp. 61-69
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it
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