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Una lettera di esortazione alla "viva fede" in Gesù Cristo nell'Istria di metà Cinquecento
Del Col, Andrea
2004
Abstract
La lettera è oggi conservata nella busta 4, nella quale sono raccolti in modo un po' caotico documenti e fascicoli processuali, che vanno dal gennaio del 1545 al 1568, collegati in certo modo alle vicende di Pier Paolo Vergerio, vescovo di Capodistria, processato dal nunzio apostolico Giovanni Della Casa per eresia dal 2 gennaio 1545 all'agosto del 1547, condannato definitivamente dal papa come eretico formale alla privazione del vescovato nel giugno del 1549, e a quelle di molti istriani che furono processati contemporaneamente e dopo di lui. L'ordinamento del fondo Inquisizione li considerò un blocco unico riguardante il Vergerio, ma in realtà si tratta di cause giuridicamente distinte e cronologicamente distanti. La lettera indirizzata da Ioseph da Faenza "Al pr.te (?) ser Zuane de Bertuci de ser Nicolò, suo in Christo fratello", a Pirano, si trova nel fascicolo archivistico "Pier Paolo Vergerio. Taidino Giovanni prete, Zanoni Giorgio, Greco Giorgio, Mercanzutti Giorgio, Tessaro Biagio, Castagna Marco, De Vittori Bono, Da Paderno Giuseppe, De Zanotti Giovanni, Valtollina Veronesa, Da Lesina Giovanni", secondo quanto sta scritto sulla camicia.
Series
Collana del Dipartimento di Storia e Storia dell'Arte
3
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Andrea Del Col, "Una lettera di esortazione alla "viva fede" in Gesù Cristo nell'Istria di metà Cinquecento", in: "Studi in onore di Giovanni Miccoli", 2004, pp. 163-176
Languages
it
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