Options
Medardo al confine orientale. Gorizia, Nova Corica e la "nuova " Europa
Zilli, Sergio
2004
Abstract
La successione delle ragioni d'essere dei due centri goriziani nel corso del secolo breve e le fasi principali della ricostruzione del paesaggio definiscono le condizioni che hanno prodotto la situazione attuale e ne delineano gli sviluppi futuri. Una delle immagini più diffuse del confine orientale italiano dopo la conclusione della seconda guerra mondiale è quella della divisione di Gorizia in due città dall'avvento della cortina di ferro. La reale separazione di un'entità territoriale unita da diversi secoli aveva alimentato l'idea di un confine "ingiusto" e suggerito che una parte (quella jugoslava) avesse usurpato gli spazi dell'altra (l'italiana) superando qualsiasi regola: quasi una riproposta della "vittoria mutilata" del primo dopoguerra. oggi non è soltanto l'urbanistica a distinguere le due metà. Se nel settore italiano, dopo la dismissione di buona parte dell'apparato militare, l'economia è ancora vincolata alle agevolazioni confinarie (Fondo Gorizia), dall'altra parte la rete di nuove piccole e medie imprese, che occupa la gran parte degli abitanti di Nova Gorica e dintorni, non può nemmeno avvicinarsi al fatturato dell'azienda dei casinò, che di fatto controlla la vita cittadina.
Series
Collana del Dipartimento di Storia e Storia dell'Arte
3
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Sergio Zilli, "Medardo al confine orientale. Gorizia, Nova Corica e la "nuova " Europa", in: "Studi in onore di Giovanni Miccoli", 2004, , pp. 479-499
Languages
it
File(s)