Il viaggio, lo sguardo, la scrittura

Details

Il volume propone una serie di interventi dedicati al tema della letteratura di viaggio e lo fa accostando saggi di carattere teorico-metodologico a saggi di analisi delle diverse forme di scrittura che possono rientrare sotto questa etichetta, spaziando cronologicamente dal Settecento ai giorni nostri ed interpretando la definizione nella sua accezione più vasta. Non solo «scritture prodotte da viaggiatori che riferiscono e relazionano su una propria esperienza odeporica» – anche se non finalizzata alla scoperta o alla conoscenza di luoghi e persone lontane –, ma anche viaggi metaforici o parodici finalizzati ad una migliore conoscenza di sé e degli altri. Più che un genere letterario definito la letteratura di viaggio vi appare come «una sorta di arcipelago di scritture con isole (cioè i testi, o serie di testi) di forma e qualità molto differenti».

Elvio Guagnini, è professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Trieste. È stato visiting professor all’Università di Amsterdam e tiene corsi nelle Università di Klagenfurt e di Pola. Profondo conoscitore della letteratura italiana del Settecento (Viaggi e romanzi, 1994), è uno dei massimi esperti della letteratura triestina e giuliana (Minerva nel regno di Mercurio, 2001-2002 e i contributi nel volume Il Friuli Venezia Giulia, Einaudi, 2003). È stato un pioniere nel campo degli studi sulla letteratura di viaggio (Viaggi d’inchiostro. Note su viaggi e letteratura in Italia, 2000) e sul romanzo “giallo” italiano (Dal giallo al noir, 2010). È condirettore di «Aghios. Quaderni di studi sveviani».

Browse

Recent Submissions

Now showing 1 - 1 of 1
  • Publication
    Il viaggio, lo sguardo, la scrittura
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2010)
    Guagnini, Elvio
    Il volume propone una serie di interventi dedicati al tema della letteratura di viaggio e lo fa accostando saggi di carattere teorico-metodologico a saggi di analisi delle diverse forme di scrittura che possono rientrare sotto questa etichetta, spaziando cronologicamente dal Settecento ai giorni nostri ed interpretando la definizione nella sua accezione più vasta. Non solo «scritture prodotte da viaggiatori che riferiscono e relazionano su una propria esperienza odeporica» – anche se non finalizzata alla scoperta o alla conoscenza di luoghi e persone lontane –, ma anche viaggi metaforici o parodici finalizzati ad una migliore conoscenza di sé e degli altri. Più che un genere letterario definito la letteratura di viaggio vi appare come «una sorta di arcipelago di scritture con isole (cioè i testi, o serie di testi) di forma e qualità molto differenti».
      1257  7652