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Recent Submissions

Now showing 1 - 5 of 11
  • Publication
    BollettinoAIC-154
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)
      549  2970
  • Publication
      536  386
  • Publication
    Religious heritage in Italy: websites and geolocalization. A new appraisal
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2016-04-12)
    Rizzo, Raffaela Gabriella
    ;
    Rizzo, Luca Simone
    Al giorno d’oggi la creazione, l’archiviazione, l’accessibilità, interoperabilità dei dati sul web sono sempre più pervasive. Sul web vengono pubblicate diverse tipologie di basi di dati e/o geo-database - e altre forme di informazioni fornite dalla rete – che affrontano vari argomenti (scienza, medicina, trasporti, turismo ...) e sulla base di diverse architetture. Tali banche dati possono essere private o pubbliche, con accesso gratuito o a pagamento. In ogni caso l’argomento dati è un campo continuo di riflessioni (Capineri, 2015). Un database di dimensioni significative è quello della Chiesa cattolica italiana. Si tratta di un inventario dei beni mobili o immobili su tutto il territorio italiano. Chiunque può avere interesse a questo tipo di informazioni (ad esempio istituzioni e singole persone). Questo contributo si propone di trattare l’informazione geografica concentrandosi sui siti religiosi in un periodo in cui il turismo religioso è considerato come una risorsa importante per l’industria del turismo, per lo sviluppo regionale/locale e non solo (Rizzo, 2016). Siti web con basi di dati sul patrimonio religioso saranno oggetto di indagine al fine di capire come collegare i dati religiosi (ad esempio chiese, monasteri, luoghi di pellegrinaggio, santuari ...) con informazioni geografiche e spaziali. Le suddivisioni religiose sono diverse da quelle secolari: in Italia, ad esempio, le diocesi hanno confini diversi rispetto alle province italiane, così come le regioni ecclesiastiche sono diverse da quelle amministrative. Nell’era dei big data, come viene presentato il patrimonio religioso nelle sue diverse tipologie? Qual è il livello di fruibilità delle piattaforme da parte degli utenti del web? Come si può interagire con esse? Come si possono costruire itinerari per raggiungere i punti di interesse e come si possono collegare più punti?
      1093  619
  • Publication
    Maps, Power and National Identity. The Leo Belgicus as a Symbol of the Independence of the United Provinces
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2016-02-01)
    Ricci, Alessandro
    Durante l’ascesa delle Province Unite, tra il XVI e il XVII secolo, la realtà geografica olandese cominciò a essere rappresenta nella forma di un leone, da storici e cartografi. Quello che è conosciuto come Leo Belgicus ha simbolicamente rappresentato alcuni passaggi fondamentali della storia olandese nel suo “Secolo d’Oro”, come metafora visuale di una identità nazionale in formazione, della lotta contro l’elemento acquatico, della rivolta contro la Spagna imperiale e, inoltre, come simbolo delle metafore di ricchezza acquisita proprio con l’indipendenza nazionale. Durante un periodo di studio ad Amsterdam per il dottorato di ricerca, ho avuto occasione di analizzare alcune mappe raffiguranti il Leo Belgicus (studiate solo parzialmente fino ad ora), dalle quali alcuni segni allegorici apparivano chiaramente: si è provato così a collegarli con l’evoluzione della storia olandese e con alcune immagini dell’identità nazionale che emersero in quel periodo “d’oro”.
      1153  1013