Le disposizioni penali della legge anticorruzione numero 190 del 2012 : [12] Collection home page

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Appendice_legge190.pdf.jpg2013Appendice
PeriniP_legge190.pdf.jpg2013Altre disposizioniPerini, Pietro
Perini_legge190.pdf.jpg2013Le modifiche alle norme penali correlatePerini, Sara
Stanig_legge190.pdf.jpg2013La confisca per equivalenteStanig, Eva
Stradaioli_legge190.pdf.jpg2013La corruzione tra privatiStradaioli, Ornella
Kalaja_legge190.pdf.jpg2013Il traffico d’influenze illeciteKalaja, Kledi
Montaruli_legge190.pdf.jpg2013Corruzione per l’esercizio della funzioneMontaruli, Eleonora
Carboni_2_legge190.pdf.jpg2013Induzione indebita a dare o promettere utilitàCarboni, Luca
Carboni_legge190.pdf.jpg2013La concussioneCarboni, Luca
Buciol_legge190.pdf.jpg2013Gli inasprimenti penaliBuciol, Ruggero
Presentazione_legge190.pdf.jpg2013PresentazionePittaro, Paolo
Anticorruzione_Pittaro_copertina.jpg.jpg2013Le disposizioni penali della legge anticorruzione numero 190 del 2012Pittaro, Paolo
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A contrastare l’attuale e devastante fenomeno della corruzione è intervenuta la legge 6 novembre 2012, numero 190, recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione, la quale ha apportato, fra l’altro, significative modifiche a vari reati contenuti nel Titolo II del Libro II del codice penale, dedicato ai “Delitti contro la pubblica amministrazione”. Ci si riferisce all’aumento generalizzato delle pene edittali, alla nuova disciplina dei reati di concussione e di corruzione, ai nuovi delitti di induzione indebita a dare o promettere utilità e di traffico di influenze illecite, alle modifiche apportate, in tale contesto, alla misura di sicurezza della confisca per equivalente, ovvero ancora alla rimodulazione della norma del codice civile, ora denominata corruzione fra privati. Nell’attesa di un più ampio approfondimento da parte della dottrina e dell’intervento della giurisprudenza, viene offerta una prima lettura e analisi delle disposizioni penali di tale normativa.

Paolo Pittaro, è titolare di Diritto penale nel Corso di laurea in Giurisprudenza e coordinatore del Dottorato di ricerca in Scienze penalistiche del Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste, del quale è anche Direttore.
Eva Stanig e Ornella Stradaioli, sono dottori di ricerca, così come Ruggero Buciol, Luca Carboni, Kledi Kalaja, Eleonora Montaruli e Sara Perini sono dottorandi di ricerca in Scienze penalistiche, mentre Pietro Perini è collaboratore alla cattedra di Diritto penale.