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http://hdl.handle.net/10077/11903
Title: | LA DECLINAZIONE URBANA DEI CONCETTI DI CONFINE E FRONTIERA. IL CASO DI GORIZIA THE CONCEPTUALIZATION OF BORDER AND FRONTIER IN AN URBAN AREA. THE CASE OF GORIZIA |
Authors: | Giurco, Giovanni | Issue Date: | 2011 | Publisher: | EUT Edizioni Università di Trieste | Source: | Giovanni Giurco, "LA DECLINAZIONE URBANA DEI CONCETTI DI CONFINE E FRONTIERA. IL CASO DI GORIZIA = THE CONCEPTUALIZATION OF BORDER AND FRONTIER IN AN URBAN AREA. THE CASE OF GORIZIA", in: Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia - supplemento, 143 (2011), Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2011, pp. 377-387 | Series/Report no.: | Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia 143 |
Abstract: | In conseguenza dell’esito della Seconda Guerra Mondiale, Gorizia venne notoriamente lacerata dalla comparsa del revisionato confine politico tra l’Italia e la Jugoslavia, che separò la città dalla maggior parte della sua regione complementare e, persino, da una consistente porzione della sua periferia, ove, successivamente, si sarebbe sviluppato e giustapposto un nuovo organismo urbano contermine. Tale demarcazione incise profondamente, anche per la sua pregnante valenza simbolica, sul vissuto delle popolazioni e sull’equilibrio originario dell’assetto territoriale, poiché rappresentò per decenni un limite – almeno apparentemente – netto tra l’Est e l’Ovest dell’Europa. Con il Trattato di Osimo il confine politico iniziò a perdere progressivamente la sua singolare forma di impermeabilità, consentendo una più accettabile convivenza proprio in corrispondenza dell’area frontaliera, che è andata consolidandosi quando la Slovenia subentrò all’ex- Jugoslavia. L’ulteriore defunzionalizzazione del confine, in conseguenza degli Accordi di Schengen, consente ora di esplorare minuziosamente la complessa peculiarità geografica di una fascia confinaria sovrimposta ad un ambiente urbano, sviscerando, tra l’altro, una serie di originali tipologie confinarie oltre a veri e propri paradossi. Il fenomeno induce, altresì, l’innesco di significativi processi di riorganizzazione e di riequilibrio socio-territoriale transconfinario dell’edificio urbano, di indubbio interesse geografico. Un’accurata indagine dell’assetto del borderland – svolta innanzitutto in termini indiretti con il ricorso all’analisi comparativa delle cartografie pubblicate dai Paesi confinanti ed integrata da dettagliate operazioni di rilevamento – può opportunamente sfociare nell’elaborazione di agili modelli interpretativi che consentano di riconoscere speditivamente, anche in termini processuali evoluzionari, i caratteri essenziali del sistema territoriale in esame. In consequence of the Second World War Gorizia was torn by the revised political border between Italy and Yugoslavia. The new partition separated the town from the majority of its complementary region, inclusive of a substantial part of its periphery, where a new urban organism was later to be developed. Such a boundary line deeply affected, also for its symbolic value, the life experience of the people and the original balance of the territorial layout. Indeed for decades it represented a clear divide between Eastern and Western Europe. By the Treaty of Osimo the political border began to lose its peculiar impermeability allowing a more peaceful coexistence of peoples in the border area. A new climate which was bound to strengthen when Slovenia took the place of the former Yugoslavia. Following the Schengen agreements the border lost almost all its functional character. Therefore we are now able to explore in great detail the complex geographical peculiarity of a boundary belt superimposed on an urban environment with its original typology, that in some cases appears paradoxical. The practical fall of the border is inducing the development of processes of reorganization and readjustment in the urban fabric, which is of great interest to the geographer. A detailed investigation of the borderland layout carried on by comparing the maps published by both countries and followed by accurate surveys may help us to recognize the essential features of the areal organization. |
Type: | Article | URI: | http://hdl.handle.net/10077/11903 | ISSN: | 2282-472X |
Appears in Collections: | Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia 143 |
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