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La sfera pubblica dei media nella teoria del discorso di Jürgen Habermas
Maceratini, Arianna
2016
Abstract
Il nesso tra sfera pubblica e discorso, dalla prospettiva
teorica di Habermas, è qui analizzato attraverso l’esame
dei rapporti tra sistema giuridico, sistema politico
e spazio pubblico, soffermandosi sulle trasformazioni
comunicative introdotte dai media digitali.
Di rilevanza appare il ruolo del linguaggio ordinario
tanto nello svolgersi delle pratiche comunicative quotidiane,
così come nelle procedure istituzionali rivolte
alla richiesta e all’esplicitazione delle giustificazioni
discorsive. La comprensione linguistica ordinaria,
che si distingue dalla settorialità dei linguaggi esperti,
si situa nella possibilità di creazione di un consenso,
sempre ridiscutibile, intorno ad essa diretto a
confermare l’accettabilità razionale degli enunciati.
Lo spazio pubblico del discorso mostra il legame tra
il linguaggio, sorto dalle interazioni ordinarie e volto
all’accordo intersoggettivo, e sfera pubblica, creata
ed esperita dagli stessi autori della comunicazione,
e concretizzata nelle procedure decisionali democratiche.
Queste si pongono come medio tra l’interesse
del singolo e l’interesse del cittadino, come medio
tra autonomia pubblica e autonomia privata cosicché
i destinatari della decisione possono intendersi
come gli autori della stessa. Validità e legittimazione
democratica normativa risultano intrinsecamente
connesse nell’ideale habermasiano di democrazia
che indica, come parametro critico, lo scarto presente
tra la vigenza decisionale e la pretesa di un suo ideale
superamento nel discorso. In tale processo, la sfera
pubblica si pone come “periferia” del sistema politico,
operando come filtro di temi e contributi rilevanti e
consentendo la creazione di un sistema multilivello
che dal parlare ordinario, attraverso la mediazione
di “deboli” discorsi pubblici, giunge all’istituzionalizzazione
politica e giuridica. A sua volta, il sistema
politico, poichè dipende dai processi di legittimazione democratica delle decisioni, si giova dell’apertura
alla società civile rappresentata dalla sfera pubblica.
Nella concretezza della vita sociale, tuttavia, la sfera
pubblica potrebbe seguire un modello strategico e
gerarchico d’informazione che distorce le dinamiche
comunicative dei discorsi ed è sostenuto dalla funzionalità
di sistemi autoreferenziali. Il potere politico
originato, in tal caso, al di fuori dei canali di discussione
democratica delle decisioni, va a coincidere
con la visibilità sociale. I processi di colonizzazione
della sfera pubblica da parte del sistema economicofinanziario
conducono, poi, ad una peculiare paralisi
della società civile dovuta all’intrusione di imperativi
funzionali, propri delle logiche di mercato, nella
struttura della produzione e della distribuzione dei
messaggi rivolti al pubblico. Ne deriva la restrizione
dello spazio comunicativo e la perdita di efficacia
delle istituzioni deputate alla rappresentanza democratica
degli interessi. Nel passaggio dai tradizionali
mass media alla digitalizzazione dell’informazione,
la rete internet se da un lato sembra aver contribuito
alla dilatazione della sfera pubblica con una varietà
di temi e contributi, d’altro canto si presta a sostenere
un’aumentata frammentazione discorsiva capace di
generare movimenti comunicativi centrifughi tradotti
in individui e in politiche isolate che si accordano
alla società complessa e funzionalmente orientata.
Series
Tigor: rivista di scienze della comunicazione e di argomentazione giuridica
A. VIII (2016) n. 1
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Arianna Maceratini, "La sfera pubblica dei media nella teoria del discorso di Jürgen Habermas", in: "Tigor. Rivista di scienze della comunicazione e di argomentazione giuridica - A. VIII (2016) n. 1", pp. 40-52
Languages
it
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