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Il grottesco nel teatro di Dario Fo e di Michel de Ghelderode
Benelli, Graziano
2016
Abstract
Viene inizialmente sottolineato come Dario Fo, sia durante le prime rappresentazioni di 'Mistero Buffo', sia nelle prime pubblicazioni del testo, sentisse la necessità di creare uno stretto legame culturale tra la consolidata tradizione letteraria italiana e il suo testo, citando colti e importanti riferimenti bibliografici. Questo atteggiamento si giustifica probabilmente con la necessità di far fronte alle denunce (tanto infondate quanto infamanti) di blasfemia, provenienti dalla parte perbenista della società italiana. Ora ciò che sorprende è che tra queste fonti non sia mai stato citato Michel de Ghelderode, il drammaturgo belga che negli anni Trenta del Ventesimo secolo aveva in qualche modo anticipato 'Mistero Buffo', rappresentando nelle sue pièces personaggi evangelici improntati al grottesco. Il saggio propone alcune analogie tra questi due teatri.
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Graziano Benelli, "Il grottesco nel teatro di Dario Fo e di Michel de Ghelderode", in: Helena Lozano Miralles, Ana Cecilia Prenz Kopušar, Paolo Quazzolo, Monica Randaccio (a cura di), “Traduzione aperta, quasi spalancata: tradurre Dario Fo”, EUT Edizioni Università di Trieste, 2016, pp. 103-109.
Languages
it
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