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Dynamic effects of labor market reforms on productivity. A survey
Podrecca, Elena
2016
Abstract
Institutional reforms have long been a central focus of the European economic policy debate, and the labor market in particular has been subject to never definitive reforms in the past 20 years, mainly aimed at fostering wage moderation and flexible labor contracts. The employment effects of labor market institutions have been widely analyzed, but the focus on this aspect has overshadowed an equally important but scantily investigated element: their possible dynamic impact on innovation and productivity growth. This paper is a critical survey of the literature which may help shed light on this issue.
Growth theory as well as the results of the empirical growth literature teach us that the main drivers of long run productivity growth in advanced countries are innovation, research and development, human capital accumulation. Reforms which enhance labor market flexibility can in principle affect these growth drivers through different channels, but the sign of the effects on productivity growth is ambiguous. Existing empirical evidence shows that wage and numerical flexibility have negative effects on research and development, innovation and firm sponsored training, suggesting that the dynamic effects of labor flexibility are negative. This suggests that the tradeoff between labor market flexibility and productivity growth which has been detected both within many European countries and across European countries is not just a temporary, static, short run effect linked to the employment effect of flexibility enhancing reforms, but may also reflect a more worrying permanent, dynamic, long run phenomenon.
Quello delle riforme istituzionali è un tema da lungo tempo centrale nel dibattito Europeo di politica economica, e il mercato del lavoro in particolare è stato soggetto, negli ultimi 20 anni, a riforme mai definitive, principalmente rivolte a promuovere la moderazione salariale e la flessibilità dei contratti di lavoro. Gli effetti occupazionali delle istituzioni del mercato del lavoro sono stati ampiamente analizzati, ma la focalizzazione su questo punto ha messo in secondo piano un aspetto ugualmente importante ma scarsamente indagato: i loro possibili effetti dinamici sull’innovazione e sulla crescita della produttività. Il presente lavoro è una rassegna critica della letteratura che può aiutare a far luce su questo aspetto.
La teoria della crescita, e i risultati della relativa letteratura empirica ci insegnano che i principali motori della crescita della produttività nel lungo periodo per le economie avanzate sono l’innovazione, la ricerca e sviluppo, l’accumulazione di capitale umano. Le riforme che aumentano la flessibilità del mercato del lavoro possono in linea di principio influenzare questi motori di crescita attraverso diversi canali, ma la direzione degli effetti sulla crescita della produttività è ambigua. L’evidenza empiria esistente mostra che la flessibilità salariale e numerica tendono ad avere effetti negativi sulla ricerca e sviluppo, sull’innovazione e sull’investimento in formazione da parte delle imprese, e dunque che gli effetti dinamici della flessibilità del lavoro sulla crescita tendono ad essere negativi. Questo suggerisce il trade off tra flessibilità del mercato del lavoro e crescita della produttività che è stata riscontrata sia all’interno di vari Paesi Europei che su dati longitudinali per vari paesi Europei non è solo un effetto statico di breve periodo legato all’impatto occupazionale delle riforme pro-flessibilità, ma potrebbe riflettere un più preoccupante fenomeno dinamico, permanente, di lungo periodo.
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Elena Podrecca, "Dynamic effects of labor market reforms on productivity. A survey", in: Saveria Capellari (a cura di), "Mercato del lavoro, disoccupazione e riforme strutturali in Italia", Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2016, pp. 39-74.
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